OSIMO – Dopo lo spettacolo si è trattenuta a teatro e si è fatta fotografare dietro la locandina della tanto attesa mostra che fa del bene ai territori colpiti dal sisma. Perché se l’arte può fare del bene lo fa davvero e con tutto il cuore.
L’attrice Angela Finocchiaro, dopo aver portato sul palco del teatro “La nuova fenice” di Osimo, la commedia “Calendar girls” domenica, tradotto e adattato dall’originale di Tim Firth, si è fatta testimonial per caso della mostra “Capolavori dei Sibillini: l’arte dei luoghi feriti dal sisma”, che permetterà a quelle opere di essere restaurate e ammirate dal 19 febbraio al 1 ottobre a palazzo Campana, previa inaugurazione il 14 alla presenza di Vittorio Sgarbi e del ministro Dario Franceschini.
Il dramma del terremoto ha scosso tutti e il mondo dello spettacolo non è rimasto immune. La presenza di Sgarbi e adesso della Finocchiaro è veicolo prezioso per sensibilizzare all’importanza della ricostruzione fin da subito e perché no, anche attraverso l’arte.
Lo stesso Sgarbi scrive: «Il mio contributo alle zone terremotate: trasferisco la mia residenza e parte della mia attività a San Severino Marche. Dopo le ultime scosse che mettono a rischio l’Umbria e le Marche (il maceratese in particolare), ho deciso di essere più vicino, simbolicamente, ai luoghi dove ho svolto una parte importante di attività di critica e accademica, e dunque di trasferire la mia residenza e una parte della mia attività a San Severino Marche».