Cultura

Antichi dipinti abbracciano il contemporaneo

Un vecchio quadro può ancora parlare direttamente e in profondità al pubblico di oggi? L'artista tedesca Ulrike Solbrig, terza ospite della rassegna Visioni Contemporanee in scena a Jesi, prova a dare una risposta

Ulrike Solbrig

JESI – Un antico dipinto può ancora parlare direttamente e in profondità al pubblico contemporaneo? L’artista tedesca Ulrike Solbrig, terza ospite della rassegna Visioni Contemporanee, ideata dall’associazione altroQuale, visitabile gratuitamente dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 nella Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pianetti, prova a dare una risposta. Il dipinto è  Deposizione nel sepolcro (1509) di Lorenzo Lotto, nella collezione della Pinacoteca Civica di Jesi, che Solbrig ha mostrato ad un gruppo di studenti di una scuola superiore protestante di Brandeburgo sulla Havel, città con una grande cattedrale. Ne è nato un video (le riprese del dipinto del Lotto sono di Andrea Antolini) intitolato Deposition (2017) che riconduce il discorso sul ruolo dell’osservatore a un ambito prettamente artistico.

Quale è stata l’osservazione degli studenti che più ti ha colpito?
«In realtà è stato un esperimento, non sapevo cosa sarebbe successo – spiega l’artista – Hanno assunto prospettive diverse, hanno riflettuto su moltissimi aspetti, sono rimasti colpiti da alcuni figure in particolare come quella dell’anziana in cui, qualcuno, ha rivisto il Lotto stesso».

Gli studenti conoscevano l’opera del Lotto? Che tipo di lavoro hanno fatto?
«Non lo conoscevano, lo hanno scoperto a Jesi. Hanno riflettuto su ogni singolo personaggio: non sono partiti da Gesù che sarebbe stato scontato, ma hanno passato al setaccio tutte le figure che sono state rappresentate. La figura ambigua di Giovanni che soffre e trasmette la sua rabbia per la posizione delle mani. Hanno fatto un a sorta di gioco di ruolo che ha permesso loro di studiare le figure da prospettive differenti».

Cosa li ha colpiti maggiormente?
«Hanno fatto un’interessante riflessione sul paesaggio che è tipico italiano e assolutamente differente a quello che sarebbe stato realmente. Hanno visto nel paesaggio una reinterpretazione dei fatti, un’ambientazione italiana di un fatto accaduto altrove».

Brandeburgo sulla Havel è una città protestante, la Deposizione del Lotto è un esempio dell’arte sacra cristiana. Gli studenti hanno colto un nesso, ammesso che ci sia?
«In realtà il lavoro che hanno fatto è un po’ simile agli esercizi spirituali che faceva Ignazio di Lojola. Forse c’è un parallelismo con i gesuiti, certo è che hanno fatto un ponte tra situazioni storiche differenti». «Particolarità del Lotto – spiega Cristiano Berti dell’associazione altroQuale – è la sua reinterpretazione artistica quasi nordica rispetto ad altri rinascimentali». La mostra, visitabile per un mese, è stata inaugurata alla presenza dell’assessore Luca Butini. Stamattina il lavoro dell’artista tedesca è stato mostrato ai ragazzi del Liceo Artistico Edgardo Mannucci di Ancona. La rassegna si chiuderà con Catalin Burcea artista di Bucarest.