Cultura

“Il grande giocatore e lo scacchiere”: le serigrafie di Ezio Bartocci a Jesi

La nuova edizione sarà presentata alla II Circoscrizione di via San Francesco, venerdì 23. «In questo lavoro l'artista si ispira all’iconografia federiciana e utilizza la simbologia del gioco degli scacchi per rendere omaggio al “Grande Giocatore” che ha segnato la storia», dice Tullio Bugari di Altroviaggio, ente che ha promosso l'iniziativa

La statua di Federico II

JESI – La nuova edizione d’arte di Ezio Bartocci, lo “Scacchiere federiciano” sarà presentata alla II Circoscrizione di via San Francesco, sede della Libera Università degli Adulti di Jesi.

scacchiere-federiciano-6Già mostrata al pubblico recanatese a Villa Colloredo Mels, sede del Museo Civico della città che ha dato i natali al poeta Giacomo Leopardi, questa nuova edizione di Ezio Bartocci è già entrata a far parte di prestigiose raccolte di grafica non solo italiane.
Venerdì 23 febbraio, alle ore 17, l’opera sarà presentata a Jesi: «Ezio Bartocci, artista militante, pittore e grafico attivo dalla seconda metà degli anni ’60, alterna all’attività di ricerca e di design la grafica d’arte ed editoriale – spiega Tullio Bugari dell’associazione Altroviaggio, che ha promosso l’iniziativa jesina – Il suo segno tagliente ed essenziale, principalmente emergente da superfici nere, ha contribuito sin dai primi anni Settanta a rinnovare il linguaggio della grafica. In questo lavoro l’artista si ispira all’iconografia federiciana e utilizza la simbologia del gioco degli scacchi per rendere omaggio al “Grande Giocatore” che ha segnato la storia».

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Lo scacchiere federiciano. Foto dal blog soloscacchi.altervista.org

Sei come i pezzi degli scacchi, Bartocci ha dedicato sei tavole alla rievocazione di Federico II: «La gamma di significati esoterici e simbolici che presenta il gioco degli scacchi, le cui figure possono evocare certe immagini dei tarocchi, allegoria, quasi, di quel Destino che non poca parte giocò nella vita dello Stupor mundi – scrive Antonio Ramini nell’introduzione alla nuova edizione – Sei sono pertanto le tavole che Bartocci ha dedicato alla rievocazione del personaggio di Federico II, perché sei sono i pezzi degli scacchi».

Incantevole la spiegazione di Bugari: «Il Re, o Imperatore, lo Stupor mundi, l’essenza che dal centro della tavola muove tutto come un motore immobile, con il suo falcone, e attorno il suo agire, che va dalla Ragione al mare aperto. La regina, il cavallo, l’alfiere e la torre, come le quattro essenze elementari della natura, ciascuna a riprodurre parzialmente il disegno del Re, come altrettante spirali di un centro che ha il suo senso riconnettendosi per infinite vie al disegno generale, arricchendone la già ricca iconografia. Il pedone, il volgo, il contadino, a cui tocca sempre la parte del destino, e la responsabilità della prima mossa».