Cultura

Ascoli, il trittico di Crivelli pronto per il restauro grazie al progetto di Rigoni di Asiago

È la Pinacoteca vivica di Ascoli Piceno ad accogliere l’ottava tappa del percorso artistico promosso dal'azienda Rigoni di Asiago

Un particolare del "Primo trittico di Valle Castellana" di Carlo Crivelli ad Ascoli Piceno (Foto: Comune di Ascoli)
Un particolare del "Primo trittico di Valle Castellana" di Carlo Crivelli ad Ascoli Piceno (Foto: Comune di Ascoli)

ASCOLI – Sarà la Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno ad accogliere l’ottava tappa del percorso artistico promosso da Rigoni di Asiago, in collaborazione con Fondaco Italia, avviato nel 2015 in occasione dell’Expo di Milano, dal titolo “La natura nel cuore di…”. Grazie alla votazione online, l’ottava tappa del viaggio di valorizzazione dei beni culturali promosso dall’azienda veneta arriva nella città marchigiana. «Proiettata verso un futuro caratterizzato dalla volontà di esaltare e di valorizzare il proprio straordinario patrimonio culturale, la città di Ascoli Piceno ha accolto con gratitudine l’atto di mecenatismo di Rigoni di Asiago che contribuirà a tenere accesi i riflettori sui nostri musei, dando così maggiore visibilità a quanto i nostri antenati ci hanno tramandato, per farne un volano del rilancio del turismo culturale nell’intero territorio Piceno», ha detto Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno.

Con otto città da nord a sud, Rigoni di Asiago sta creando un vero e proprio “museo itinerante” che attraversa l’Italia, offrendo ai viaggiatori un modo nuovo di vivere e interpretare l’arte, scoprendo opere straordinarie del nostro immenso patrimonio culturale.

L’opera
Dopo Milano, Venezia, Roma, Matera, Firenze, Bergamo e Napoli, la tappa attuale porta ad Ascoli Piceno. A beneficiare dell’intervento di Rigoni di Asiago è il “Primo trittico di Valle Castellana” di Carlo Crivelli, una splendida tavola a tempera risalente al 1470 circa. Quest’opera, appartenente al celebre artista veneziano adottato da Ascoli Piceno, ha subito atti di vandalismo nel 1861 durante l’occupazione piemontese. Il restauro metterà in luce la straordinaria qualità delle parti meglio conservate, ricomponendo il tessuto pittorico danneggiato ed esaltando lo stile raffinato di Crivelli, che visse nelle Marche fino alla sua morte da datarsi intorno nel 1495.

L’opera è considerata dai più importanti studiosi del Rinascimento come un esempio, fra i più significativi, della cultura adriatica che da Venezia si è irradiata lungo le sponde orientali e occidentali dell’Adriatico. Al lato del trono della Vergine, Crivelli ha ritratto San Giacomo della Marca, uno dei paladini dell’Osservanza francescana, e si tratta dell’unica immagine del frate ripresa quando ancora era in vita. ll restauro sarà realizzato dalla professoressa Daphne De Luca, studiosa del Crivelli di cui ha già realizzato alcuni restauri di sue opere, nel laboratorio di Roma.

«Grazie alla generosità di numerosi sponsor riusciamo a mantenere in vita una Pinacoteca ricca di capolavori e di preziose testimonianze del passato: Rigoni di Asiago ha adottato una delle opere più significative del Rinascimento adriatico, il primo trittico di Valle Castellana dipinto da Carlo Crivelli intorno al 1470, segnato dalle cadute di colore prodotte dall’incuria, alle quali l’attento intervento condotto da Daphne De Luca cercherà di porre rimedio grazie ad un complesso lavoro di consolidamento e di ricucitura del tessuto pittorico. Un restauro a lungo atteso che restituirà alla fruizione pubblica un’opera fondamentale per l’identità culturale del territorio, realizzata da un artista le cui opere sono oggi disperse nei più importanti musei internazionali». ha spiegato Stefano Papetti, direttore della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno.

«Rinnovare questo rapporto all’insegna della valorizzazione dei beni culturali, grazie a migliaia di persone che hanno partecipato alla votazione on line decretando la vittoria di Ascoli Piceno, è per me motivo di soddisfazione e anche di orgoglio, perché ritengo che sia un dovere attivarci per garantire al nostro immenso patrimonio artistico un futuro possibilmente anche migliore. Ascoli Piceno è l’ottava tappa di questo percorso iniziato nel 2015 e la città, con la sua bellissima e prestigiosa Pinacoteca Civica, sono la conferma di quanto è bello e ricco il nostro Paese. Tesori artistici unici, di rara bellezza e fattura, piazze, vie, palazzi, monumenti e chiese, fanno di questo capoluogo marchigiano un gioiello da visitare con la massima curiosità ed interesse, elementi che ho avvertito nella mia recente visita incontrando tanti turisti in gran parte stranieri. Persone che hanno scelto di andare oltre alle nostre grandi città d’arte, per spingersi alla scoperta di questa Italia semi nascosta ma autentica che sa offrire esperienze e mettere in mostra il meglio di sé. Da veneto sono felice di poter contribuire al restauro di un’opera di superlativa fattura realizzata da un grande artista come Carlo Crivelli, veneziano, che ha trovato in Ascoli Piceno una calorosa accoglienza tant’è che vi è rimasto fino al suo ultimo giorno. Sono convinto che meriterebbe maggiore considerazione e visibilità anche a livello internazionale. Sono veramente contento che il lungo viaggio della Rigoni di Asiago faccia tappa in questa città; un motivo in più per venire a visitarla e a scoprire questo luogo magico. Non vedo l’ora che arrivi marzo, momento in cui riconsegneremo questa splendida opera con una nuova luce.
Grazie di cuore a tutte le persone che hanno partecipato e fatto vincere il valore dell’arte italiana!», ha detto Andrea Rigoni, ceo di Rigoni di Asiago Srl.

«Desidero ringraziare Rigoni di Asiago per aver deciso di proseguire questo “Grand Tour”, che ci vede impegnati dal 2015, giungendo oggi all’ottava tappa in questa Ascoli Piceno, che non finisce mai di stupire per la sua bellezza e raffinatezza. Entriamo in uno scrigno, la Pinacoteca Civica, dove si respira arte e cultura, grazie alla varietà e alla bellezza delle sue opere d’arte e, soprattutto, alla visione e alla capacità gestionale di Stefano Papetti, persona di grande esperienza, dotata di una approfondita conoscenza culturale. Grazie all’azienda asiaghese, questa volta, tornerà a splendere un’opera, in parte danneggiata, di assoluto valore e prestigio, su cui interverrà la restauratrice Daphne De Luca, una dei massimi esperti del Crivelli. Operare in questi luoghi e in queste città di provincia è una splendida occasione per conoscere meglio ciò che offre il nostro Paese. Ci si rende conto, ancor più, perché si è dato vita al progetto “La natura nel cuore di…”, nato per partecipare a quel fenomeno di turismo lento e culturale, attraverso il quale i turisti, soprattutto stranieri fino a qualche anno fa, avevano imparato a godere dell’unicità e dell’immensità del nostro patrimonio artistico. Grazie alla sensibilità di un imprenditore illuminato, Andrea Rigoni, AD di un’azienda totalmente biologica e dedita alla sostenibilità, oggi possiamo conoscere e soffermarci in una città, Ascoli Piceno, nella sua Pinacoteca Civica, davanti ad un’opera che, una volta restaurata, diventerà motivo d’orgoglio e di attrazione per i turisti», ha detto Enrico Bressan, presidente di Fondaco Italia.

Il progetto
Il progetto “La natura nel cuore di…” di Rigoni di Asiago, in collaborazione con Fondaco Italia, è iniziato nel 2015 con l’importante intervento di recupero dell’Atrio dei Gesuiti (l’entrata storica del prestigioso Palazzo di Brera a Milano); nel 2016/2017 con il restauro dell’originale della statua di San Teodoro (il primo Patrono di Venezia) in Palazzo Ducale; nel 2018 con il restauro della fontana “Venezia sposa il mare” nel cortile di Palazzo Venezia a Roma; nel 2019 con il restauro della Chiesa rupestre di San Giovanni in Monterrone a Matera; nel 2020 con i dipinti delle lunette lato est ed angolo sud del Chiostro Grande di Santa Maria Novella a Firenze; nel 2021/2022 con il restauro della Fontana Contarini in Piazza Vecchia a Bergamo; nel 2023 con il restauro della fontana in petra rossa al MANN Museo Archeologico Nazionale a Napoli per arrivare oggi ad Ascoli Piceno.

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