JESI – Incontri, racconti e teatro per il nuovo laboratorio di teatro comunità con Marco Scarponi, Grazia Tiberi e Lucia Palozzi.
Domani, 2 febbraio alla Biblioteca dei Ragazzi di San Giuseppe, ore 16.30, il secondo “mattone” di questo cantiere finanziato con il “Fondo asilo migrazione e integrazione 2014-2020” (Fami)”. «Come è nato questo progetto? Semplicemente da una mia esigenza – spiega l’attrice Lucia Palozzi – di creare comunità nel quartiere dove vivo. Abito a San Giuseppe da qualche anno e mi sono resa conto che le persone sono diffidenti».
A chi è rivolto questo laboratorio?
«A tutti, di qualsiasi età e nazionalità».
San Giuseppe è un quartiere con una grande densità di stranieri, come hanno preso questa iniziativa?
«In realtà è stato Marco Scarponi a fermare le persone una per una per strada: workshop, laboratori, sono termini della nostra cultura che non arrivano, inevitabilmente, a tutti. La difficoltà non è solo comunicativa: queste persone sono diffidenti, non hanno speranza che si crei una comunità. La cosa più difficile è fare il primo passo e mettersi nei loro panni».
Alla fine però, il messaggio arriva…
«Sì, diverse persone hanno partecipato al primo incontro. Persone di nazionalità diversa che magari si sarebbero ignorate per strada. Quello che facciamo noi è grattare via la crosta del pregiudizio e trovare la ricchezza dell’essere umano».
A questo concetto è legato il tema del laboratorio, l’albero
«Lavoriamo sul bosco, su questo ecosistema dove le diversità coesistono e lo rendono vivo. La differenza di ogni singolo albero è il requisito per la vita e ciò che rende ricco l’ecosistema».
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