ANCONA – Esce in questi giorni, edito da Vydia Editore, “Chi brucia. Nel Mediterraneo sulle tracce degli harraga”, il nuovo libro del giornalista e scrittore anconetano Marco Benedettelli. Un racconto in presa diretta attraverso le rotte dei migranti che dal Nord Africa approdano in Italia, a cavallo tra reportage e diario di viaggio. Con una nota introduttiva di Angelo Ferracuti.
Il libro sarà presentato in anteprima ad Ancona sabato 7 aprile, alle ore 18, nella sede dell’assessorato alla Cultura del Comune – Palazzo Camerata, via Fanti 9. Interverranno, insieme all’autore, l’assessore alla Cultura del Comune di Ancona Paolo Marasca, il professore Antonio Luccarini e l’editore Luca Bartoli.
“Harraga” è il termine arabo che indica i migranti che bruciano i propri documenti d’identità per attraversare illegalmente la frontiera e tentare una via d’ingresso in Europa. Marco Benedettelli, testimone attento e sensibile, ne ha seguito nel 2011, anno infiammato dalla Primavera araba, gli spostamenti, le speranze, le paure, in un lungo itinerario che lo ha condotto nelle zone nevralgiche del fenomeno migratorio tuttora in atto nel Mediterraneo e in particolare in Italia, terra di approdo e di transito per quelli che cercano una nuova vita in fuga da povertà, guerre, dittature.
Dalla Tunisia a Lampedusa, dalla Libia a Ventimiglia, da Malta a Roma e fino alla problematica realtà dell’Hotel House di Porto Recanati nelle Marche.
Marco Benedettelli (Ancona, 1978) ha collaborato come giornalista freelance con Avvenire, il manifesto, Sole24ore.it, D di Repubblica, Popoli e Missione, Vita no profit, Il Corriere della Sera e vari quotidiani locali, specializzandosi nel genere del reportage da zone di crisi. È tra i fondatori e coordinatori di “Argo”, rivista ventennale di letteratura. Ha scritto su Nazione Indiana ed è stato parte del collettivo 48ore.com (oggi off-line). Ha pubblicato la raccolta di racconti “La regina non è blu” (Gwynplaine edizioni, 2012).