CIVITANOVA MARCHE- Arte, cultura, grafica e molto altro: è tutto pronto per la seconda edizione di ‘Tabula rasa visual arts festival’, l’iniziativa ideata dallo street artist civitanovese Giulio Vesprini che si terrà nel centro cittadino nei giorni 5, 6 e 7 agosto. In particolare, si tratta di alcune installazioni grafiche a cura di Beatrice Cerocchi ed Elisabetta Bianchi e una serie di momenti dedicati alle arti come workshop, mostre, incontri, talk film e rassegne. Il festival è stato presentato stamattina al ristorante ‘Vitanova’ dallo stesso Vesprini accompagnato dal primo cittadino Fabrizio Ciarapica.
Il commento
«Tabula rasa è un festival giovane, ma molto ambizioso, che nasce dall’impegno assiduo e determinato di Giulio Vesprini per la sua città – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica. La sua creatività, le sue idee e la sua visione artistica partono dall’arte urbana di Vedo a colori, per poi estendersi nel nuovo contenitore che ospiterà il meglio dell’arte visiva contemporanea con un occhio attento al femminile e alle nuove generazioni. L’Amministrazione comunale ha accolto con vero orgoglio l’idea all’avanguardia di organizzare un festival interdisciplinare sulle arti visive e possiamo tranquillamente affermare che il respiro di questa vetrina civitanovese va ben oltre i confini cittadini e regionali. Voglio ringraziare Vesprini per aver messo a disposizione tutta la sua passione e le competenze per instaurare una collaborazione proficua con l’Amministrazione comunale, di cui andiamo veramente fieri».
La sostenibilità
Arte e sostenibilità è la cifra distintiva della brochure del festival: la carta è stata prodotta dalla cartiera ‘Favini’ attraverso gli scarti della lavorazione del cacao. Sul retro, compare una versione del santo patrono di Civitanova, San Marone a cura di Chiara Fucà. «L’idea – le parole del direttore artistico Giulio Vesprini – è quella di dedicare il manifesto, ogni anno, a un santo differente dei vari quartieri cittadini. Lo scorso anno ci concentrammo su Santa Maria Apparente, l’intenzione per il prossimo è quella di lavorare su San Giuseppe». Saranno coinvolte le scuole, l’università di Ascoli e tanti artisti, dalla Puglia al Piemonte.
Il festival
«Il Tabula Rasa Visual Arts Festival nato nell’autunno del 2019 e sospeso nel 2020 a causa della
terribile pandemia del Covid-19 torna a Civitanova con la seconda edizione tutta da scoprire – ha
spiegato Vesprini. Alla città viene proposto un format nuovo, fatto da giovani professionisti capaci di
comunicare a 360° alle nuove generazioni, ma anche agli addetti ai lavori. Un festival come atto di
crescita culturale grazie al sapiente uso delle arti visive. Sono convinto che il compito di un festival
culturale sia quello di migliorare il sistema socio-politico di una città, contribuire in meglio alla sua
realizzazione. Il TRVAF22, così come Vedo a Colori-Museo d’Arte Urbana, non descrive solo un
cronoprogramma di eventi o una lista di attori invitati, ma racconta una storia, una narrazione culturale,
una dichiarazione d’amore per questa città attraverso le arti visive da sempre al centro della mia
ricerca. La sua mission non si basa su un semplice intrattenimento fine a se stesso, prova ad offrire
nuovi dispositivi per interpretare il nostro presente e per vivere più consapevolmente la città».
Il programma
La serie di appuntamenti inizierà venerdì 7 alle 12 con l’inaugurazione in via Buozzi di ‘Open space for Creativites 2’: per l’occasione, spazio alle opere di Cerocchi e Bianchi. Alle 17.30 al Lido Cluana sarà il turno di ‘Clou urban catalyst’ con i lavori selezionati della Cfad22. L’indomani, alle 10, in vetrina la mostra mercato ‘Tabula market’, sempre al Lido Cluana e alle 17.30 saranno protagoniste le opere degli studenti Unicam, per il laboratorio di progettazione d’interni. Dalle 15 alle 18, ai giardini del Lido Cluana, ci saranno i workshop ‘L’arte non ha prezzo’, sulla lineolografia, e ‘Legatoria do it YoursSelf’ a cura di Flaminia Masotti. Per 18.30 è previsto il ‘Tabula talk’, mentre alle 21.30 il ‘Tabula film’. Il format si ripeterà l’indomani, tuttavia con ospiti e protagonisti differenti: in esposizione le realtà dell’editoria indipendente e il pubblico assisterà ai workshop sulla carta e sul riciclo.