Cultura

Corinaldo Jazz al via con 4 concerti internazionali

Il 21 e 25 luglio. il 3 e 5 agosto, quattro serate di musica jazz in piazza. Si parte con il Globettrotter project di Luca di Luzio e la poderosa coppia ritmica formata da Dave Weckl e Alain Caron

Peter Erskine Quartet

Corinaldo, città Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, è il palcoscenico dell’edizione 2023 del Corinaldo Jazz, una delle più apprezzate rassegne musicali marchigiane. Quattro gli appuntamenti da segnare in agenda,  due in anteprima in luglio, entrambi ad ingresso gratuito, e due in agosto a pagamento, per festeggiare i 25 anni di attività del Festival con musicisti di fama internazionale. Andrea Venturi è il direttore artistico della manifestazione organizzata dal Comune di Corinaldo e dall’Associazione Culturale Round Jazz con il patrocinio della Regione Marche.

Tutti i concerti saranno ospitati dal palco di Piazza Il Terreno, nel cuore del Borgo Storico, con inizio alle 21.30. Dopo i concerti tradizionale jam session ai 9 Tarocchi. In caso di cattivo tempo i concerti si terranno presso il Teatro Goldoni (150 i posti disponibili). Per info, sito www.corinaldojazz.com; 071 7978636 (Ufficio Turismo); 329 4295102; roundjazz@gmail.com.

Si parte venerdì 21 luglio ore 21,15 in Piazza Il Terreno con una line up d’eccezione per il live di Luca di Luzio con il Globetrotter never give up summer tour 2023: Alain Caron al basso elettrico, George Whitty alle tastiere, Manuel Trabucco al sax tenore e alla batteria il formidabile Dave Weckl accompagneranno il chitarrista in un viaggio dalle sonorità jazz-fusion e rock. A quattro anni dall’uscita dell’album d’esordio Luca di Luzio torna in tour con il suo Globetrotter Project, con un repertorio caratterizzato da uno stile compositivo mediterraneo calato nello stile della migliore jazz-fusion internazionale. “Never Give Up” è un progetto discografico che rappresenta l’evoluzione stilistica del precedente “Globetrotter” uscito nel 2019: brani originali arrangiati per un quintetto più una sezione fiati, un jazz elettrico ma di facile ascolto per tutti, melodie lineari ma mai banali, ritmiche solide e arrangiamenti accattivanti sono gli ingredienti di questo progetto che il chitarrista proporrà accompagnato da alcuni colossi della scena musicale internazionale jazz.

Secondo appuntamento ad ingresso gratuito è martedì 25 con il trio Wes guidato da Alessio Menconi alla chitarra, e con Alberto Gurrisi all’organo e Paolo Orlandi alla batteria. Menconi musicista internazionale e professore di conservatorio, con all’attivo migliaia di concerti nei teatri e jazz festival in oltre 40 paesi del mondo, collaboratore di Billy Cobham, Paolo Conte, Jimmy Cobb e molti altri, celebra assieme al suo trio completato da due tra i più forti musicisti in circolazione, i 100 anni dalla nascita del suo idolo nonché del più grande chitarrista jazz di tutti i tempi: Wes Montgomery. Il trio, che ha già all’attivo due dischi, esegue composizioni di Montgomery e altri brani caratteristici da lui suonati sia in piccoli gruppi che in orchestra.

Giovedì 3 agosto c’è un quartetto formidabile, per la prima volta in Europa insieme: Peter Erskine alla batteria, Alan Pasqua al pianoforte, Darek Oles al contrabbasso e George Garzone al sax. Peter Erskine è un’icona del jazz mondiale che ha scritto pagine di storia musicale. Nasce nel New Jersey e inizia all’età di quattro anni a suonare la batteria; a diciotto inizia già la sua carriera da professionista con la Stan Kenton Orchestra, ma è con i Weather Report che il mito ha inizio davvero: insieme a Jaco Pastorius e Joe Zawinul diventa membro fondamentale nell’epoca d’oro della “Fusion Band” per eccellenza, registra cinque dischi, tra i quali il famoso live “8.30”, premiato con un Grammy Awards. 

Corinaldo Jazz chiude sabato 5 con il trio del cubano Alfredo Rodríguez, considerato da molti l’erede di Michel Camilo, e nella cui musica la critica ritrova gli echi di almeno tre leggendari pianisti jazz: Keith Jarrett, Thelonious Monk e Art Tatum. Con lui in scena sono Yarel Hernandez al basso elettrico e Michael Olivera alla batteria. Alfredo Rodríguez è nato a L’Avana e proviene da una famiglia di musicisti, le sue radici affondano dunque sia nel rigoroso repertorio classico di Bach e Stravinsky sia nella musica latina e naturalmente cubana. Nel 2006 avviene un episodio chiave: durante un’esibizione al Montreux Jazz Festival, viene notato da Quincy Jones, che, impressionato dalle sue qualità, decide di seguirlo. In breve Rodríguez conquista i prestigiosi palcoscenici del Newport Jazz Festival, del North Sea Jazz Festival, di Jazz in Marciac, di Umbria Jazz e di Jazz à Vienne.