CUPRAMONTANA – Tra le morbide colline di Cupramontana, tra vigne e vignaiuoli, è uno degli appuntamenti più attesi dell’estate: Musica Distesa, un festival indipendente «coltivato con amore da nove edizioni», da una comunità che «condivide sogni, che pratica l’arte, che crede nella musica vera, che ama il vino naturale». Torna dal 28, 29, 30 giugno e 1 luglio, e come sempre presso l’Agriturismo La Distesa, immerso nel verde dei Castelli di Jesi, in un’edizione speciale, all’insegna di donne forti, artiste indipendenti, vignaiole coraggiose e ritmi meticci.
Parliamo di uno più autorevoli Festival italiani che dal 2007 unisce la musica live, il vino e l’arte, e che per la nuova edizione riserva alcune succose novità: la prima è l’aggiunta di una data di anteprima giovedì 28 giugno presso il MIG – Musei In Grotta di Cupramontana, con una performance live nel cuore del centro storico della Capitale del Verdicchio. La seconda è la riflessione tematica che vestirà ogni giornata con un abito differente: dalle donne in musica del venerdì al ritmo meticcio del sabato fino al relax e al buon bere della domenica. Terza e ultima novità è la presenza di un secondo palco, più piccolo ma più immerso nella natura. Come sempre sarà possibile campeggiare presso l’Agriturismo, prenotare una stanza in una delle strutture convenzionate col Festival, accedere con l’abbonamento per i tre giorni o acquistare i biglietti per le singole giornate, in prevendita attraverso il circuito Ciaotickets.
Giovedì 28 giugno presso il MIG – Musei In Grotta di Cupramontana si esibirà il giovane cantautore cremasco Nicola Savi Ferrari, per un originale mix di canzoni in italiano, francese e inglese. A seguire una selezione musicale animerà la prima serata de La Distesa, a ingresso gratuito. Venerdì 29 giugno sarà la giornata dedicata alle donne con Cristina Donà, cantautrice che non ha bisogno di presentazioni per il ruolo che ha ricoperto nella storia della musica indipendente degli anni ’90 e 2000; Mèsa, giovanissima artista romana entrata a far parte del roster di Bomba Dischi; Eleviole?, progetto solista di debutto di Eleonora Tosca degli Ariadineve; il duo electro I’m Not a blonde, che sta avendo incredibili riscontri anche fuori dall’Italia. Sul fienile de La Distesa, tra performance artistiche in collaborazione con Tenerezze Urbane e Notte Nera Festival, verrà infine inaugurata l’installazione “Provviste per l’inverno” di Beatrice Pucci, una riflessione sul senso di necessità e sull’ascolto di noi stessi, attraverso un dialogo attivo con la natura.
Sabato 30 protagonista è il meticciato in musica. Sul palco presenze di spicco quali Balera Favela, trio di elettronica composto dai tre fuoriclasse Go Dugong, Ckrono e prp che incendierà il Festival con il suo mix di cumbia, kuduro, baile funk; poi i belgi Phoenician Drive tra suoni del Maghreb e psichedelia della West Coast americana; i milanesi Les Enfants, dal suono rock compatto ed epico; gli Hit-Kunle, capitanati dall’italo-nigeriana Folake Oladun che propongono un esplosivo mix di afro funk e tropical rock; Franco e La Repubblica dei Mostri, una band new acoustic e post rock; in chiusura il duo di elettronica Deux Alpes ci farà rivivere la celebre quindicesima tappa del Tour de France 1998 con protagonista Marco Pantani. Nel pomeriggio il filosofo del gusto Gaetano Saccoccio propone “John Coltrane e l’arte della fermentazione: a love supreme”, una chiacchierata alcolica e informale fra vino, birra, sake e qualche buon disco. Ad animare la giornata sarà Mitoka Samba, orchestra di percussioni e prima scuola di samba in Italia, che farà risuonare l’aia di ritmi brasiliani.
Domenica 1 luglio infine, La Distesa diventerà il tempio del relax, del buon cibo e del bere naturale. Tre sono i laboratori previsti (prenotazione obbligatoria): “VinYoga – Un viaggio per scoprire l’essenza del vino”, un percorso di Yoga e meditazione creato dalla yogini e sommelier Amy Wadman per aprire i Chakra e i sensi a essi collegati. Poi, che Festival sarebbe senza la birra? Il laboratorio “Acid Trips – Dal Lambic alle Italian grape ales”, tenuto dal titolare del Jack Rabbit di Jesi Marco Tombini e dal giudice BJCP Cristiano Spadoni, sarà un viaggio nel poliedrico mondo delle birre acide, dalla tradizione belga al movimento “sour” italiano. Infine “Just Like a Woman – Quando il vino parla al femminile” chiuderà idealmente la nona edizione del Festival, unendo in un’unica grande degustazione Bob Dylan, le donne e il vino naturale: quattro storie di vignaiole, la Sicilia di Arianna Occhipinti, il Piemonte di Bruna Ferro e di Nadia Verrua, l’Emilia di Elena Pantaleoni, quattro storie di vigne e vini raccontate dal toscanaccio Stefano Amerighi.