Leggi Kate Winslet e Idris Elba e già ti freghi le mani. Vedi poi che a dirigerli è il palestinese Hany Abu-Assad, autore di Omar, premio della giuria nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes 2013, e ti aspetti belle cose. Invece Il domani tra di noi è un film che delude, piano piano. Nella prima parte sa anche essere dignitoso, nonostante i difetti qua e là e le diverse situazioni improbabili e scontate, ma poi ecco che nella seconda parte perde completamente la bussola. Fino al finale che diventa inconsapevolmente grottesco.
Dal 23 novembre al cinema con 20th Century Fox, è l’adattamento cinematografico del romanzo Le parole tra di noi dello scrittore Charles Martin.
Rimasti isolati in seguito a un tragico incidente aereo, due estranei sono costretti ad avvicinarsi per sopravvivere in condizioni estreme tra le nevi di un massiccio montuoso lontano da ogni forma di civiltà. Lei (Winslet) è una giornalista a un passo dal matrimonio, lui (Elba) un neurochirurgo che ha un intervento importante e urgente ad aspettarlo. Quando si rendono conto che non arriveranno aiuti, intraprendono un difficile viaggio attraverso migliaia di chilometri nella natura selvaggia, stimolandosi l’un l’altro a resistere e accendendo così un’attrazione inaspettata.
Pur a corto di cibo, pur in mezzo a luoghi sperduti, ghiacciati e impervi, stranamente, non perdono un chilogrammo e mantengono spesso un savoir faire strabiliante. La veridicità non è certo caratteristica cardine de Il domani tra di noi. Nonostante la caratura dei due super attori, anche loro sembrano poco a loro agio in un film di montagne innevate e resistenza estrema, soprattutto la divina Winslet. Sicuramente entrambi danno il massimo, anche se la trama calpesta pericolosamente il ghiaccio sottile, indecisa su che genere voglia essere, ora spostandosi sulla storia di sopravvivenza, ora sulla favola romantica non convenzionale.
Ecco il trailer del film Il domani tra di noi:
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