ANCONA- «Le imprese fanno cultura», lo ha ribadito Catterina Seia – vicepresidente di Fondazione Fitzcarraldo – alla platea del festival “Art più Business uguale Love (?)”, il primo festival italiano dedicato al sodalizio fra le imprese e il mondo dell’arte – tanto longevo che possiamo farlo risalire alle esperienze del Rinascimento – che si è tenuto alla Mole Vanvitelliana di Ancona.
Ed è proprio all’interno del suo festival che Sineglossa Creative Ground ha deciso di presentare Ecce Luciana, progetto in collaborazione con il pastificio Luciana Mosconi, eccellenza marchigiana del food e prima in Italia nel proprio settore di mercato. Si tratta di un’installazione site specific che l’artista Annaclara Di Biase ha creato all’interno della Mole Vanvitelliana, nelle stanze che hanno ospitato la mostra di scultura contemporanea Ecce Homo, dedicata appunto alla cultura e ai valori di cui è permeata l’azienda Luciana Mosconi. Non una semplice operazione di marketing, ma la condivisione dei valori aziendali con una comunità più vasta grazie ad una visione artistica.
Il pay off dell’azienda Luciana Mosconi – le tre parole “ruvida, tenace, marchigiana” – riporta ad un profondo legame con il territorio, ma l’impresa ama anche esplorare orizzonti nuovi. Tra le iniziative di stringente attualità dell’azienda citiamo l’impegno a favore delle corrette pratiche ambientali: infatti dal 2012 ha sottoscritto un Accordo Volontario con il Ministero dell’Ambiente per la totale compensazione dell’anidride carbonica (CO2) generata durante le fasi di produzione, distribuzione, utilizzo e smaltimento dei prodotti di punta. Da evidenziare la collaborazione con Chiara Maci, la food blogger più famosa d’Italia, che ha creato in esclusiva per la Signora delle Tagliatelle, una serie di ricette che hanno innescato un alto tasso di engagement tra il popolo della Rete. Altra importante novità, l’imminente inaugurazione di un nuovo stabilimento ad Ancona destinato alla produzione di Pasta Fresca di alta qualità con annesso un piccolo negozio per la vendita diretta.
Con queste premesse, arrivare a un innovativo progetto artistico fortemente intrecciato con la cultura aziendale è sembrato un processo naturale, che ha interessato l’impresa in ogni sua componente. A partire dai dipendenti, coinvolti nella fase creativa dell’installazione grazie ad un laboratorio di formazione condotto da Sineglossa e dall’artista Annaclara Di Biase all’interno della mostra Ecce Homo, in una sorta di riflessione ludica e interattiva sui valori aziendali. Ne è scaturita la creazione di un’opera diffusa, dove la pasta si incastona nelle strutture stesse dalla Mole, dialogando con alcune fra le più importanti sculture dell’arte contemporanea italiana, da Marino Marini, a Fausto Melotti, da Mimmo Paladino ad Enzo Cucchi. Nelle installazioni che ne sono scaturite, la pasta non viene manipolata ma conserva la sua forma originale ed entra in relazione con le qualità estetiche di sei delle opere opere d’arte della mostra Ecce Homo. Scopriamo così – ad esempio – che i Lottatori di Enrico Mazzacurati, una scultura in bronzo in cui – spiega la Di Biase «La spinta vorticosa e ascensionale delle masse scultoree convoglia nella ricerca di un equilibrio e nella tenace volontà di mantenere integri i perimetri della materia primaria», è “tenace”, così come tenace è l’installazione Altare, un colonnato di pappardelle e tagliolini racchiuso in un tempio di tulle, che come un nido accoglie la pasta.
Così Marcello Pennazzi – amministratore delegato e fondatore, assieme al padre, del pastificio – descrive questo innovativo percorso: «È stato interessante vedere come l’artista si sia calata nella nostra realtà produttiva e abbia assimilato i concetti su cui basiamo il nostro lavoro di tutti i giorni, concetti che abbiamo riassunto nelle parole che rappresentano le caratteristiche del nostro prodotto, ma anche l’impresa stessa e le persone che ci lavorano» .