Cultura

A Fabriano il Cinema Montini riapre le porte con una rassegna su memoria, identità e destino

Dal 12 marzo al 13 giugno ospiterà proiezioni che spaziano tra generi e stili diversi, permettendo al pubblico di confrontarsi con tematiche legate ai passaggi storici, sociali e personali

FABRIANO – Il Cinema Montini torna a essere un punto di riferimento per la cultura cinematografica di Fabriano con la rassegna “Cinema e transizioni: memoria, identità e destino“, un percorso attraverso il linguaggio cinematografico che esplora i cambiamenti nella società e nell’individuo. La selezione di film offre uno spaccato delle trasformazioni che plasmano l’esperienza umana, intrecciando memoria, identità e destino nel racconto cinematografico.

A partire dal 12 marzo, ogni settimana fino al 13 giugno, il Cinema Montini ospiterà proiezioni che spaziano tra generi e stili diversi, permettendo al pubblico di confrontarsi con tematiche legate ai passaggi storici, sociali e personali. Attraverso opere di grandi autori internazionali e italiani, la rassegna invita alla riflessione su come il cinema racconti il fluire del tempo e la costruzione dell’identità, creando un ponte tra passato, presente e futuro.

«L’apertura del cinema Montini per la rassegna cinematografica ‘Cinema e transizioni’ – dichiara il sindaco Daniela Ghergo – è un ulteriore passo avanti verso la rivitalizzazione dei plessi culturali in centro. Far rivivere un cinema come il Montini, in un momento in cui i cinema in centro storico sono diventati una rarità, rappresenta un segno di vitalità della città. Torniamo a valorizzare il cinema infrasettimanale in centro, come era tradizione nei decenni passati».

«Questa rassegna rappresenta un’occasione per restituire al Cinema Montini la sua centralità nel tessuto culturale della città. Ogni film selezionato affronta il tema delle transizioni in modo unico, permettendo agli spettatori di confrontarsi con storie di cambiamento e crescita. È un’opportunità per avvicinare il pubblico alla bellezza del cinema come strumento di analisi e riflessione», dichiara l’Assessore alla Bellezza Maura Nataloni.

Il programma si apre con Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki, un viaggio simbolico di formazione che rappresenta il passaggio dall’infanzia a una nuova consapevolezza. La sala professori di Ilker Çatak e Un affare di famiglia di Hirokazu Kore’eda esplorano le dinamiche relazionali e i cambiamenti all’interno dei contesti educativi e familiari. Perfect Days di Wim Wenders e Povere creature di Yorgos Lanthimos riflettono sulla bellezza e la fragilità dell’esistenza, indagando il continuo fluire del tempo attraverso storie di profonda umanità.

Alcuni titoli si confrontano con la memoria storica e politica, come Berlinguer. La grande ambizione di Andrea Segre, che affronta il ruolo delle figure emblematiche nella trasformazione sociale e culturale, o Comandante di Edoardo De Angelis, che porta sullo schermo la dimensione epica della guerra e delle scelte morali. Altri film approfondiscono tematiche di giustizia, destino e relazioni interpersonali, mettendo in scena l’imprevedibilità della vita, come La stanza accanto di Pedro Almodóvar, Giurato numero 2 di Clint Eastwood e Un colpo di fortuna di Woody Allen.

A concludere ufficialmente il percorso cinematografico sarà venerdì 13 giugno la proiezione di C’era una volta in America di Sergio Leone, un capolavoro che intreccia memoria storica e destino individuale, offrendo una riflessione profonda sulle trasformazioni sociali.

Le proiezioni si terranno presso il Cinema Montini, in via Balbo 38, con inizio alle ore 21. Il costo del biglietto per il pubblico è stato fissato a 5 euro, mantenendo un prezzo accessibile per incentivare la partecipazione più ampia possibile.

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