Famiglie caotiche di strali e ripicche oppure confusionarie ma grondanti di cuore. Strette o divise da legami di sangue o semplicemente unite da un sentire che non ha dna da certificare. Disfunzionali o allegramente eccentriche. Per la Giornata internazionale della Famiglia che si celebra il 15 maggio, ecco cinque film belli, da vedere o rivedere.
Un affare di famiglia (2018) di Hirokazu Kore’eda
Dopo uno dei loro furti, Osamu e suo figlio si imbattono in una ragazzina in mezzo a un freddo glaciale. Dapprima riluttante ad accoglierla, la moglie di Osamu acconsente a occuparsi di lei dopo aver appreso le difficoltà che la aspettano. Benché la famiglia sia così povera da riuscire a malapena a sopravvivere commettendo piccoli reati, sembrano vivere felici insieme…
Ai margini di Tokyo, una commovente banda disfunzionale di outsider. A unirla nessun vincolo di sangue, solo una forte lealtà. Un film che cresce piano, traboccante di umanità, da cui rimanere totalmente affascinati. Non a caso Palma d’oro al Festival di Cannes del 2018.
Little Miss Sunshine (2006) di Jonathan Dayton e Valerie Faris
Sgangherata ma assolutamente compatta è la famiglia Hoover protagonista di questo piccolo grande cult. È composta da un uomo (Greg Kinnear), sua moglie (Toni Collette), uno zio (Steve Carell), un fratello (Paul Dano) e un nonno (Alan Arkin) e, a bordo del vecchio pulmino giallo Volkswagen T2, si dirige in California per sostenere la figlioletta (Abigail Breslin) nel suo tentativo di vincere il concorso Little Miss Sunshine.
Tra stranezze, manie e problemi epici nel viaggio lungo la strada interstatale, una commedia indie deliziosamente divertente.
I segreti di Osage County (2013) di John Wells
A volte i legami di sangue sanno essere davvero taglienti. Tratto dal libro Agosto, foto di famiglia di Tracy Letts, vincitore del premio Pulitzer, I segreti di Osage County è l’oscura, divertente e corrosiva storia delle caparbie donne della famiglia Weston.
La vita di ciascuna di loro ha preso una direzione diversa, ma una crisi familiare le riporta ancora una volta nella casa della loro infanzia, dove ritrovano la donna che le ha cresciute… Ed ecco, troneggiante e livorosa, la capostipite interpretata da Meryl Streep. Con Julia Roberts, Ewan McGregor, Chris Cooper, Abigail Breslin, Benedict Cumberbatch, Juliette Lewis e Sam Shepard.
I Tenenbaum (2001) di Wes Anderson
Cult e primo successo di Wes Anderson, una comedy-drama su una famiglia disfunzionale di geni eccentrici. Spassosa e intrisa di personaggi irresistibilmente imperfetti, ha come perno, nonostante tutto, il potere dell’amore familiare.
Royal Tenenbaum (Gene Hackman) e sua moglie Etheline (Anjelica Huston) hanno avuto tre figli e poi si sono separati. Tutti e tre i bambini sono straordinari. Ma il ricordo della genialità dei giovani Tenenbaum è stato cancellato da due decenni di tradimenti, fallimenti e disastri, la cui colpa è per lo più attribuita al padre. Fino al ricongiungimento. I tre fratelli Tenenbaum adulti? Ben Stiller, Gwyneth Paltrow, Luke Wilson.
I ragazzi stanno bene (2010) di Lisa Cholodenko
Una coppia lesbica che si ama (le stupende Annette Bening e Julianne Moore), due figli concepiti tramite inseminazione artificiale che, allo scoccare dei diciotto anni, vogliono sapere chi sia il loro padre biologico. Scopriranno che è il quarantenne donnaiolo interpretato da Mark Ruffalo. Le due mamme, coppia collaudata, avranno la maturità di introdurlo nel loro menage familiare, loro malgrado.
Un film che parla di amore profondo, capace di andare oltre le proprie fragilità e difficoltà. Uno script intelligente e caldo sui valori della famiglia.