In collaborazione con la Regione Marche ed il Comune di Jesi, la Galleria d’Arte Contemporanea “Osvaldo Licini” di Ascoli Piceno in corso Mazzini 90 ospita dal 6 agosto la mostra “Creazioni visibili. Uno sguardo sulla settimana arte” di Emanuele Scorcelletti, l’affermato fotografo marchigiano da vari decenni attivo a Parigi, formatosi presso l’Istituto Nazionale di Cinematografia di Bruxelles e membro della agenzia Gamma dal 1989 al 2010 quando ha iniziato la sua attività come free lance. La nostra è a cura del professor Stefano Papetti, curatore delle collezioni comunali di Ascoli Piceno, e resterà aperta al pubblico fino all’11 dicembre. Info www.ascolimusei.it.
Origini jesine, Emanuele Scorcelletti è anche protagonista, fino al 4 settembre, della mostra “Elegia fantastica. Le Marche tra ricordo e visione” con le cento foto che a Palazzo Pianetti di Jesi raccontano il profondo legame che Emanuele Scorcelletti ha sempre mantenuto con l’Italia, e in modo particolare con le Marche. Un progetto, a cura di Cyril Drouhet (direttore della fotografia di “Le Figaro Magazine”), che segna il passaggio a un nuovo linguaggio artistico per l’autore, conosciuto soprattutto per le sue immagini dedicate ai più importanti personaggi internazionali del cinema e della moda e premiato nel 2003 dal World Press Photo Contest.
Ad Ascoli Piceno saranno presenti alcune delle opere più iconiche dell’artista, dedicati al cinema e ai suoi protagonisti – fra cui il servizio del 2002 all’attrice americana Sharon Stone, realizzato in occasione del Festival di Cannes e pubblicato su ELLE France, che lo ha fatto apprezzare come fotografo in grado di catturare il lato umano delle stars del cinema. Oltre a collaborare da anni con vari marchi del lusso e dell’alta moda, da Dior a Chanel, da Lancȏme a Gucci, Scorcelletti ha visto le sue immagini pubblicate sulle più importanti riviste internazionali e non trascura di prestare la sua opera per iniziative umanitarie rivolte alla prevenzione dell’AIDS ed alla ricerca sul cancro infantile.
Per gli organizzatori della mostra ascolana, “la produzione di Scorcelletti affronta vari ambiti, a partire dai set cinematografici calcati da attori di grande notorietà che si sono riconosciuti negli scatti del fotografo marchigiano, capace di cogliere con straordinario intuito un attimo che racchiude in sé il senso del racconto: questa qualità basata sulla rapacità dello sguardo, che denuncia la sua ammirazione per Cartier Bresson, è tuttavia sostenuta da un altro elemento che concorre a rendere le immagini di Scorcelletti qualcosa di più di una semplice istantanea ed è la sua intuizione poetica che accende di significati emotivi la scena. Le sue immagini toccano di volta in volta le corde del sentimento, spesso cullandosi in una atmosfera nostalgica di leopardiana memoria che possiamo cogliere anche negli scatti dedicati al paesaggio marchigiano ed ai borghi del territorio, popolati da personaggi che appaiono parte integrante del contesto urbano che li ospita, esposti a Jesi presso i Musei Civici di Palazzo Pianetti ancora per qualche settimana. Nello Zibaldone, Leopardi avverte i lettori che spesso il ritratto di una persona da noi ben conosciuta ci colpisce di più che non incontrarla dal vivo, in virtù della capacità dell’artista di cogliere l’interiorità dell’animo: lo stesso discorso vale per gli scatti di Scorcelletti che vanno oltre l’immagine e toccano profondamente il nostro sentire”.
L’esposizione è ospitata negli ambienti del rinascimentale convento di sant’Agostino, divenuto nel 2000 un Polo Culturale polivalente che ospita la Biblioteca Comunale “Giulio Gabrielli”, l’Auditorium Cellini, le aule dei corsi di pittura e di scultura attivati dall’Associazione Frida con la Accademia delle Belle Arti di Macerata, l’Archivio Iconografico del Comune di Ascoli Piceno nonché la Galleria di Arte Contemporanea dedicata ad Osvaldo Licini che espone più di cinquanta opere dell’artista marchigiano accanto alle tele di grandi maestri del Novecento come Severini, De Pisis, Morandi. Fontana , Matta ed Hartung. Da alcuni anni fra le attività promosse presso la Galleria Licini si segnalano le esposizioni temporanee dedicate ai protagonisti della fotografia italiana del XX secolo come Mario Giacomelli, Mario Dondero, Gina Pane, Lisetta Carmi, Giorgio Cutini, Massimo Berruti e Carlo Verdone.