Il 27 gennaio 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. In occasione della Giornata della Memoria, istituita per il 27 gennaio dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per ricordare le vittime dell’Olocausto, ricordiamo anche noi quello che vorremmo non si ripetesse mai più. Lo facciamo segnalando 3 film di nuova uscita e 2 libri, un inedito e un cult.
Film
Lezioni di persiano di Vadim Perelman (Russia, Germania, Bielorussia, 2020, 127’)
Presentato all’ultimo Festival di Berlino, Lezioni di persiano doveva uscire al cinema nel novembre scorso ma, causa chiusura sale per via del Covid, è stato costretto a bypassare le sale. È diretto dal regista ucraino naturalizzato canadese Vadim Perelman, candidato all’Oscar per La casa di sabbia e nebbia, con Lars Eidinger e Nahuel Pérez Biscayart, il protagonista di 120 battiti al minuto.
Ambientato nella Francia occupata dai nazisti nel 1942, protagonista è Gilles (Nahuel Pérez Biscayart), che viene arrestato da soldati delle SS insieme ad altri ebrei e trasportato in un campo di concentramento in Germania. Riesce a salvarsi, giurando alle guardie di non essere ebreo ma persiano. Questa bugia lo salva temporaneamente, ma lo trascina in una missione che potrebbe costargli la vita: insegnare la lingua farsi a Koch, l’ufficiale responsabile delle cucine del campo (Lars Eidinger), che sogna di aprire un ristorante in Iran appena la guerra sarà finita. Gilles riesce a sopravvivere grazie a un trucco ingegnoso: inventa ogni giorno parole immaginarie basandosi sui nomi degli altri prigionieri del campo.
Distribuito in Italia da Academy Two, due sono i temi fondamentali del film: l’importanza della comunicazione attraverso il linguaggio e il valore della memoria.
Perelman ha detto del suo film: «Lezioni di persiano è soprattutto un film sulla verità, sui rapporti umani e sull’umanità. Perché non si limita a parlare solo di nazismo, ma di cosa potrebbe accadere in un situazione come quella. Una situazione, tra l’altro, che potrebbe ancora succedere, in ogni nazione e in ogni tempo».
Dove vederlo: in prima tv mercoledì 27 gennaio alle 21.15 su Sky Cinema Due e alle 21.45 su Sky Cinema Collection – Settimana della Memoria.
Se questo è amore di Maya Sarfaty (Israele, Austria, 2020, 82′)
Con il documentario Se questo è amore la regista israeliana Maya Sarfaty ricostruisce la tragica storia d’amore tra una prigioniera e il suo carceriere nazista.
Helena Citron è un’ebrea deportata ad Auschwitz, dove trova un’inaspettata consolazione da parte Franz Wunsch, un ufficiale delle SS che si innamora di lei. Nonostante il rischio di essere scoperti, portano avanti la loro relazione fino alla fine della guerra. Trent’anni dopo, Helena riceve una lettera dalla moglie di Wunsch, che le chiede di testimoniare in favore del marito. Helena dovrà quindi affrontare una scelta molto difficile. Dovrà scegliere: aiuterà l’uomo che l’ha salvata, ma che ha distrutto tante vite?
Dove vederlo: in streaming sulla piattaforma digitale del distributore Wanted (http://wantedcinema.eu/wantedzone/), oppure sul sito della Cineteca di Milano (www.cinetecamilano.it/film/2660) al costo di 7,90 euro, oltre che sulle piattaforme Iorestoinsala, MioCinema, Keaton, Chili, Cg Home Entertainment.
Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma di Giulio Base
Girato lo scorso dicembre a Roma, nel quartiere ebraico del Lungotevere e dell’Isola Tiberina, Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma di Giulio Base racconta la storia della Shoah attraverso la ricerca della verità da parte di un gruppo di ragazzi.
Nel film il passato si intreccia col presente: il ritrovamento di una lettera contenente una misteriosa fotografia ingiallita che ritrae una bambina porterà un gruppo di giovani studenti alla ricerca della verità. Cercando di svelare il mistero che si cela dietro la foto, i ragazzi affrontano un viaggio attraverso la memoria di un passato doloroso e difficile da dimenticare come quello del rastrellamento del quartiere ebraico di Roma. E pur appartenendo a confessioni religiose diverse, provano a trasformarlo nell’occasione per una riflessione collettiva camminando insieme nel loro primo impegno esistenziale, personale, culturale.
Nel cast Bianca Panconi, Emma Matilda Lió, Daniele Rampello, Irene Vetere, Francesco Rodrigo, Marco Todisco, Aurora Cancian, Alessandra Celi, con la partecipazione di Lucia Zotti, l’amichevole partecipazione di Domenico Fortunato e un cameo di Giulio Base.
Dove vederlo: prodotto da Altre Storie e Clipper Media con Rai Cinema, Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma è disponibile in esclusiva su RaiPlay dal 27 gennaio e andrà in onda su Rai 1 il 6 febbraio alle ore 22.50.
Libri
Maus di Art Spiegelman
Un cult, che rispolveriamo per chi ancora non l’abbia letto. Maus è un fumetto allegorico (auto)biografico pubblicato tra il 1980 ed il 1991, che ha dato la celebrità al fumettista statunitense Art Spiegelman.
È una storia familiare sullo sfondo della più immane tragedia del Novecento, raccontata nella forma del fumetto dove gli ebrei sono topi e i nazisti gatti. La storia di una famiglia ebraica tra gli anni del dopoguerra e il presente, fra la Germania nazista e gli Stati Uniti. Un padre, scampato all’Olocausto, una madre che non c’è più da troppo tempo e un figlio che fa il cartoonist e cerca di trovare un ponte che lo leghi alla vicenda indicibile del padre e gli permetta di ristabilire un rapporto con il genitore anziano.
Umberto Eco così disse di questa graphic novel: «Maus è una storia splendida. Ti prende e non ti lascia più. Quando due di questi topolini parlano d’amore, ci si commuove, quando soffrono si piange. A poco a poco si entra in questo linguaggio di vecchia famiglia dell’Europa orientale, in questi piccoli discorsi fatti di sofferenze, umorismo, beghe quotidiane, si è presi da un ritmo lento e incantatorio, e quando il libro è finito, si attende il seguito con la disperata nostalgia di essere stati esclusi da un universo magico».
Il giorno della Memoria raccontato ai miei nipoti di Lia Levi
Nuova pubblicazione per ragazzi, in libreria dal 12 gennaio 2021 (edizioni Piemme). In un dialogo fatto di domande, curiosità e riflessioni, con Il giorno della Memoria raccontato ai miei nipoti Lia Levi, scrittrice e giornalista che l’8 settembre 1943 riuscì a salvarsi dalle deportazioni nascondendosi con le sue sorelle nel collegio romano delle Suore di San Giuseppe di Chambéry, racconta il significato del Giorno della Memoria. Attraverso le date della Storia, a partire dal 27 gennaio 1945, ripercorre la sua infanzia segnata dalle Leggi razziali e dall’occupazione nazista. Lo fa rivolgendosi ai suoi nipoti e a tutti i giovani lettori che negli anni ha incontrato nelle scuole d’Italia e che le hanno posto migliaia di domande. Un libro pieno di saggezza e di amore, per far crescere le coscienze dei ragazzi (dai 6 ai 10 anni).