Cultura

“I cinquecento anni dall’assedio di Corinaldo”

“Andando a polenta”, la manifestazione nata per celebrare il dodicesimo anniversario della riscoperta del Mays Ottofile, è stata l’occasione per l'Accademia di Roccacontrada di ricordare l'importante evento storico

Il Pozzo della Polenta sulla Piaggia di Corinaldo

CORINALDO – “Andando a polenta”, la manifestazione nata per celebrare il dodicesimo anniversario della riscoperta del Mays Ottofile, è stata l’occasione per l’Accademia di Roccacontrada di ricordare il V centenario della vittoria all’assedio del 1517, portato avanti dallo spodestato duca di Urbino, Francesco Maria della Rovere, contro la città di Corinaldo.

Durante il periodo bellico fu fondamentale per i corinaldesi il sostegno e la collaborazione degli abitanti di Roccacontrada (oggi Arcevia), i quali offrirono ospitalità e rifugio a donne, bambini ed anziani e rifornirono l’esercito corinaldese di ben 200 corsi.

“I cinquecento anni dall’assedio di Corinaldo, l’aiuto umanitario e militare di Roccacontrada”. Questo è stato il titolo del convegno tenutosi domenica i nel Complesso Monumentale di San Francesco ad Arcevia. I relatori della serata sono stati lo storico Eros Gregorini ed il professor Fabio Ciceroni.

Nell’incontro si è parlato anche del dipinto del San Rocco conservato all’interno della civica raccoltà d’arte “Ridolfi” di Corinaldo, realizzato dal pittore arceviese Ercole Ramazzani nel XVI secolo.

Il convegno di Arcevia ha dato il via alla serie di appuntamenti a carattere per lo più culturale, organizzati dall’associazione Pozzo della Polenta e dal Comune di Corinaldo, per festeggiare il V centenario dell’assedio; a breve verrà pubblicato il programma delle celebrazioni per tutto il 2017.

Nella seconda parte del pomeriggio si è trattato, invece, degli ultimi anni del ducato di Urbino, tramontato nel 1631, e della figura emblematica di Livia della Rovere, sua ultima duchessa. Questa donna, poco conosciuta, trascorse gli ultimi anni della sua vita a Castelleone di Suasa, intrattenendo contatti ed amicizie con la nobiltà corinaldese e frequentando molto spesso Roccacontrada, luogo in cui amava rilassarsi.

La storia, l’arte, così come l’architettura, nel tempo hanno rappresentato un punto di contatto importante tra Corinaldo, Arcevia e Trecastelli.

“Andando a polenta”, che si è svoto nelle domeniche 5 – 12 – 19 – 26 febbraio, continuerà anche nelle domeniche 5 e 12 marzo. Una splendida occassione per gustare nei ristoranti della zona menù studiati appositamente per esaltare il gusto della polenta locale e per visitare la bellissima cittadina e il suo territorio situato in posizione dominante, tra la catena montuosa degli Appennini umbro-marchigiani ad ovest e il mare Adriatico ad est.

Da non perdere i nove castelli di Arcevia, il centro storico, il Centro culturale San Francesco, sede del Museo Archeologico Statale e delle raccolte d’arte dedicate a Edgardo Mannucci e Bruno d’Arcevia, la Chiesa di San Medardo con due opere di Luca Signorelli, la Chiesa di San Francesco, la Chiesa di sant’Agata, il Teatro Comunale e il Giardino Giacomo Leopardi.