Cultura

“Il caso Tiraboschi”, la storia torna protagonista a Osimo

Proseguono le iniziative organizzate dall'istituto Gramsci con la presentazione del volume “Il caso Tiraboschi” di Roberto Lucioli e Simone Massacesi, venerdì 24 marzo alle grotte del cantinone

OSIMO – Grande appuntamento con la storia venerdì 24 marzo alle grotte del Cantinone a Osimo, dove proseguono le iniziative organizzate dall’istituto Gramsci – circolo della Valmusone. In programma la presentazione del volume “Il caso Tiraboschi” di Roberto Lucioli e Simone Massacesi.

Dopo aver agitato le acque politiche durante la Resistenza e nell’immediato dopoguerra e aver diviso per lungo tempo la memoria e la storiografia della Resistenza, il caso Tiraboschi torna a far parlare di sé in occasione della presentazione da parte della professoressa Argentina Severini alla presenza dell’autore Simone Massacesi.

Il libro realizzato per conto dell’istituto Storia delle Marche rappresenta un momento chiave per comprendere le dinamiche, in particolare quelle politiche, che caratterizzarono la Resistenza marchigiana. La destituzione di Vittorio Amato Tiraboschi dal comando provinciale di Ancona, disposta il 7 giugno del 1944 dal comandante della Divisione Marche Alessandro Vaia, fu il culmine dello scontro per l’egemonia tra le due principale anime del movimento di liberazione regionale, quella azionista e quella comunista.

Questo volume, grazie all’utilizzo di nuovi documenti, fornisce un ritratto inedito del comandante Primo e del suo ruolo nella Resistenza, gettando nuova luce anche su quei fatti che segnarono drammaticamente la fase più acuta della guerra di liberazione, come l’omicidio di Goffredo Baldelli e gli eccidi di Cingoli e Arcevia. «Ne esce un quadro complessivo scevro da pregiudizi ideologici, in cui la Resistenza non viene presentata solo come una rassegna di atti eroici: certo ci furono anche quelli ma per diventare tali dovettero fare i conti con la pesantezza della storia, con le contraddizioni, le divergenze, le piccolezze – afferma la coordinatrice del circolo Rossana Balestra -. Ecco allora che la narrazione della realtà in questo caso acquista una valenza letteraria. Interessantissimo, non mancate. Vi aspettiamo».

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