Cultura

Il “Figurino” vuole vivere

La civica galleria del "Figurino", un piccolo gioiello che racchiude storia e fantasia attraverso il modellismo a Osimo, è sotto sfratto. Il presidente ripercorre la storia e lancia un appello.

I locali del Figurino

OSIMO – «Il modellismo è la dimostrazione dell’abilità umana di trasformare le cose. La manualità è stata ciò che ha permesso alla razza umana di prosperare e migliorare la propria condizione. Nel nostro caso questo dono è messo a disposizione sia della storia che della fantasia».

Visitare la civica galleria del “Figurino” di Osimo è come essere in una macchina del tempo, un viaggio fantastico in cui si possono apprezzare fatti e avvenimenti letti solo nei libri di storia. Ce lo dice il presidente Benedetto Barbalarga in un momento molto particolare per la galleria di via Fonte Magna che a tutti gli effetti è sotto sfratto.

Passare da Babilonia a una città romana, dalle rocche medievali alle macchine da assedio, dal biplano di Francesco Baracca alla base di Peenemunde dove dalle armi di distruzione si posero le basi per la conquista della Luna, è un’esperienza che poche città possono offrire. Per non parlare delle magnifiche rappresentazioni di chiese a noi care, come il  santuario di Campocavallo e quello di Loreto.

Ogni opera sono ore e ore di lavoro che si concreta in altro tempo dedicato all’apertura della galleria, per offrire a chiunque lo voglia conoscenza e una piccola biblioteca per approfondire un argomento che ha colpito.

Tante maestre hanno potuto apprezzare come da un piccolo diorama i bambini sanno cogliere e meglio figurare la storia che hanno letto.

«Alcuni anni fa la nostra associazione ha prodotto, in collaborazione con storici locali e l’aiuto dell’ambasciata polacca, un diorama sulla liberazione di Osimo raccogliendo i complimenti di un reduce della battaglia – continua il presidente -. Ad oggi un nuovo progetto sta coinvolgendo il centro culturale ceco in Italia.

Ringrazio tutti coloro che si stanno interessando alla vicenda dello “sfratto” e voglio sottolineare che da parte dell’amministrazione comunale c’è sempre stato dialogo sulla vicenda. Il sindaco si sta impegnando alla risoluzione del problema ma allo stato attuale non è stata trovata una soluzione alla necessità di spazio.

Prego tutti di aiutarci a sopravvivere, di dare la possibilità a tanti modellisti osimani di far ammirare a più persone possibili, le loro opere nate per ricordare “come eravamo”».

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