Cultura

L’immaginario inquieto di Nicola Alessandrini alla Nero Gallery di Roma insieme all’arte di Nemo’s

L'immaginario inquieto dell'artista maceratese e la poetica surreale di Nemo's nella mostra "Infesta!: dal micro al macro", dal 19 marzo al 29 aprile

Un viaggio nell’immaginario inquieto dell’artista maceratese Nicola Alessandrini, a confronto con la poetica surreale di Nemo’s. Due giovani artisti italiani, provenienti dal mondo della Street Art, per la prima volta uniti in una mostra bi-personale dal titolo Infesta!: dal micro al macro”, dal 19 marzo al 29 aprile alla Nero Gallery di Roma, per una esposizione che raccoglie più di quaranta opere inedite tra cui dei lavori realizzati a quattro mani.

dettaglio del murales “Specie Migranti” di Nic Alessandrini e Lisa Gelli a Jesi

Nicola Alessandrini è l’artista che a Jesi, in via San Giuseppe, ha dipinto con Lisa Gelli il grande murales dal titolo “Specie Migranti” nell’ambito del progetto ChromAesis. Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Macerata nel 2002 con lode, cattedra di Pittura, è attivo da vari anni sulla scena artistica nazionale ed internazionale, alternando esposizioni in gallerie ed eventi culturali alla produzione di opere murarie pubbliche. Ha dipinto in tutta Italia sia privatamente che all’interno di manifestazioni legate all’arte urbana tra cui “Dal Museo al Paesaggio” (Barbiano di Cotignola, Ravenna), Pop-Up (Ancona e dintorni), Ratatà Festival (Macerata), Lentini, Alterazioni festival (Arcidosso, Grosseto), Pink Pop Pig (Maam, Roma), Hic sunt Leones, in collaborazione con Gio Pistone (Casa dell’Architettura, Roma), M.U.R.O (Museo di Urban Art di Roma).

“Nic” Alessandrini e Nemo’s si sono conosciuti nel 2019, in occasione del Festival Pennelli Ribelli di Marzabotto. Nel 2021 hanno realizzato insieme un muro intitolato “Nest”, a San Martino In Pensilis. Dalla realizzazione di questo muro è nata l’idea di organizzare una mostra che confronta e renda visibile la connessione presente nell’immaginario di questi due artisti. Malgrado la loro unicità, tanti sono i punti di incontro dei loro linguaggi, che sia nella scelta delle tematiche che per l’utilizzo dei colori. L’arte di Nicola si caratterizza per la sua monocromia, dovuta all’utilizzo della grafite e delle matite per tutte le sue opere. I colori di Nemo’s sono pochi e spesso gli stessi: è sempre presente questo “rosa” color carne che lo particolarizza e il nero delle linee che definisce i contorni, le pieghe e le rughe dei corpi dei suoi personaggi.

Queste masse deformi, doloranti e il malessere intrinseco delle loro figure, simboleggia la complessità e la durezza del mondo nel quale evolvono. Questo universo onirico e metaforico inerente alla loro arte, permette ai due artisti di creare un dialogo unico e simbiotico, nel quale lo spettatore viene trasportato e immerso e che lo portano a riflettere sulla posizione dell’uomo in questo nuovo mondo che è adesso il nostro.

Un’opera di Nicola Alessandrini e Nemo’s per la bi-personale “Infesta”

Spiegano i due artisti: “Infesta! è una mostra in cui corpi, teste, gesta, paesaggi sono colti nell’atto di diventare qualcos’altro, di germinare, di schiudersi, di essere conquistati conquistando a loro volta un nuovo senso nell’esistenza”. “La paura riguardo la presenza di un virus che alberga indesiderato, festante, gaudente nei nostri corpi, improvvisamente fragili, innesca una riflessione sul ruolo virale, patogeno, parassitario che l’umanità stessa ha nei confronti del pianeta terra. Senza derive morali, l’attitudine al consumo, ad una reciprocità entropica, all’interdipendenza fra carnefice e vittima, fra mattatoio e vita, fra sacrificio e Dio, descrive l’essenza alla base di quel principio fisico in cui nulla si crea ma tutto si distrugge piano piano. Siamo corpi al contempo infestati ed infestanti, spargiamo spore malsane che curiamo all’interno dei nostri corpi umidicci, danzatori forsennati nella festa del grande massacro”.