OSIMO – «Non possiamo che dirci soddisfatti ma nostra intenzione è proseguire portando il tango a Osimo nei venerdì di luglio, al mercato coperto, dove a queste serate all’insegna della milonga vorremmo affiancare dibattiti e testimonianze dell’emigrazione osimana in Argentina. Con l’aiuto della Asso, del Comune e di quanti dicono interessarsi alla rinascita del centro di Osimo, diamo appuntamento a tutti a quest’estate con nuove iniziative, speriamo sempre accolte con lo stesso entusiasmo che ci ha investito fino a oggi».
A Osimo l’istituto Gramsci – circolo della Valmusone, nato nell’ottantesimo dalla morte del grande personaggio italiano, continua ad approfondire il patrimonio critico teorico e storiografico del movimento operaio e non solo, anche a dare lustro alla cultura della città con varie iniziative che appunto porterà avanti nei prossimi mesi. E adesso intanto tira le fila all’indomani della riuscitissima rappresentazione teatrale “Nonostante Gramsci”, in un teatrino Campana gremito, diretta dal sempre grande Marco Frontalini. Uno spettacolo che ha visto la partecipazione di Marco Santini al violino e Marco Severini alle tastiere, della ballerina Alice Fusella e di tanti meritevoli attori.
«In occasione di questo ottantesimo anniversario, abbiamo portato a Osimo il docufilm sull’hotel House che grande interesse ha suscitato nel numeroso pubblico presente nella sala del teatrino Campana, pieno anche in quell’occasione, grazie anche alla possibilità di dibattito con l’autore del film dopo la visione dello stesso – spiega la coordinatrice Rossana Balestra -. Abbiamo poi proseguito con la presentazione di tre libri interessantissimi, che alle grotte del Cantinone hanno dato la possibilità di approfondire quella che è stata la vita privata di Gramsci con il volume della bravissima scrittrice maceratese Lucia Tancredi “La vita privata di Giulia Schucht”, fornire nuove testimonianze sulla Resistenza marchigiana con il “Caso Tiraboschi” di Simone Massacesi e Roberto Lucioli presentato da Argentina Severini, approfondire gli anni del carcere e fare luce su alcuni rapporti tra Gramsci e i suoi stessi compagni grazie al volume “Il giudice e il prigioniero. Il carcere di Antonio Gramsci” di Ruggero Giacomini presentato da Matteo Biscarini».