JESI – Prosegue la 34° Stagione di Teatro ragazzi dell’ATGTP al Teatro Pergolesi di Jesi con gli spettacoli “Cecco l’orsacchiotto” e al Teatro La Vittoria di Ostra con “Cavoli a merenda”.
A Jesi c’è la compagnia Pandemonium Teatro con “Cecco l’orsacchiotto”, liberamente ispirato ai racconti illustrati di “Storie di orsacchiotto” di Else Holmelund Minarik. Lo spettacolo, di e con Tiziano Mancini, prevede momenti di interazione con il pubblico e fa parte del progetto della compagnia bergamasca dedicato al mondo dei peluche, tra i pochi “soggetti” disponibili, in questa nostra società, ad ascoltare con attenzione quello che i bambini dicono. Al centro del racconto è dunque il desiderio del bambino di un amico con cui giocare, un amico sempre disponibile, mai stanco, che non dice mai no, pronto ad ogni desiderio. Nell’attesa di trovare questo grande tesoro, quasi tutti i bambini trovano un buon sostituto in un peluche: un orsacchiotto, una papera, un coniglio, magari una tenera pecorella! E quanti giochi si possono fare con questo amico! Si può andare a pescare, preparare torte e minestre di compleanno, partire per un viaggio sulla Luna e lì incontrare i lunatici, farsi il solletico, mangiare un cestino da pic-nic, disegnare, ballare, andare a camminare nella neve, fotografare gli amici… E sono proprio questi i giochi nei quali si avventureranno i due protagonisti dello spettacolo: Tiziano, un adulto dall’animo fanciullo, e Cecco, il suo orsacchiotto, naturalmente in compagnia di tutti i nuovi piccoli amici-spettatori che ogni volta incontreranno.
Il Teatro La Vittoria di Ostra ospita “Cavoli a merenda” di Atgtp-Teatro alla Panna. Lo spettacolo fa parte, assieme ad Acqua Sopra, Acqua Sotto e a Non ti Lustrare per un Lustro, della trilogia dedicata ad Ugo il burattino, eroe a volte timido e un po’ ingenuo ma che, quando occorre, sa farsi rispettare. La storia narra di un bambino, Ugo, abbandonato nel bosco dal padre. Nel bosco conosce il Genio dell’Aria con cui farà amicizia. Ugo purtroppo viene rapito da un brigante nella cui prigione conoscerà la Principessa Clotilde figlia del terribile Re Mago. Il Re Mago ostacola l’amore dei due giovani. Quando tutto sembra compromesso il prezioso aiuto del Genio dell’Aria porterà la storia al lieto fine. In “Cavoli a Merenda” spesso i burattinai escono dalla baracca, alcune scene si svolgono a vista in un gioco ironico tra burattini, burattinai e pubblico. Nello spettacolo, gag e battute fanno divertire il pubblico di ogni età. La storia, recitata a soggetto, coinvolge ragazzi e adulti in un’atmosfera scanzonata da moderna Commedia dell’Arte.