Cultura

“In rete” la collezione d’arte Ubi banca

Più di 6mila le opere realizzate tra il XIV e il XXI secolo, provenienti dalle raccolte degli istituti incorporati nel Gruppo nel corso degli anni. Tra queste, la scultura realizzata da Eliseo Mattiacci dal titolo Geografia astrale a Jesi

La "Madonna orante" di Giovanni Battista Salvi (Macerata, Palazzo Buonaccorsi), sarà nel corpus della mostra

La scultura di Eliseo Mattiacci dal titolo Geografia astrale, allestita nella sede di Jesi, e il grande dipinto La figlia di Iorio (al tramonto), realizzato da Francesco Paolo Michetti alla fine dell’Ottocento conservato nella sede di Chieti. E poi ancora. Faceva parte della collezione della Banca Popolare di Ancona* la Madonna orante di Giovanni Battista Salvi, il Sassoferrato, donata alla Pinacoteca civica di Jesi nel 2005 ed ora a Palazzo Pianetti. Sono queste alcune delle opere della collezione Ubi Banca presenti sul territorio nel centro Italia, e ora online grazie al portale arte.ubibanca.com dedicato all’arte, alla valorizzazione del patrimonio artistico e della collezione dell’istituto bancario oltre che alla promozione delle principali iniziative in ambito culturale sostenute.

«La vicinanza a progetti culturali e la tutela del patrimonio artistico sono parte integrante dell’azione di Ubi Banca a favore del paese e in particolare dei territori di maggiore presenza dell’istituto. A tal fine il gruppo sostiene con continuità numerose iniziative soprattutto attraverso erogazioni liberali e sponsorizzazioni», spiega l’istituto di credito.

La collezione è composta da più di 6mila opere realizzate tra il XIV e il XXI secolo, provenienti dalle raccolte degli istituti incorporati nel Gruppo nel corso degli anni, in molti casi non fruibili, così come gli edifici nelle quali sono custodite.

«Obiettivo del nuovo sito è, da un lato, “aprire virtualmente” le porte delle sedi della Banca per far conoscere e rendere disponibili a tutti questo rilevante patrimonio artistico; dall’altro, quello di dare visibilità ai principali appuntamenti e progetti sostenuti dalla banca in ambito culturale», spigano dall’ente.

Il nuovo sito è online dallo scorso 6 ottobre, giornata in cui si è svolta la manifestazione “Invito a Palazzo”, appuntamento annuale promosso da Abi, che ha consentito a più di tremila persone di visitare sette palazzi storici. Tra questi quello di Macerata che ospita la sede di Ubi Banca, edificato nei primi anni Cinquanta su progetto di Marcello Piacentini, uno dei più noti architetti italiani del Novecento. La costruzione di stile razionalista fu inaugurata nel 1954 ed è tutt’ora caratterizza dall’inconfondibile colorazione della pietra rosa di Assisi.

La collezione
a collezione della Banca comprende affreschi trecenteschi e quattrocenteschi e sculture di alta epoca, dipinti del Rinascimento bresciano e bergamasco (Moretto, Savoldo, Romanino, Previtali), del Seicento e del Settecento lombardo, romano e napoletano (Legnanino, Vanvitelli, Caracciolo, Preti, Solimena, Giordano), oltre a carte e tele delle diverse scuole e movimenti dell’Ottocento (Inganni, Fattori, Lega). La sezione più cospicua della collezione comprende opere del XX-XXI secolo che documentano l’evoluzione dell’arte italiana e internazionale, da Umberto Boccioni a Alighiero Boetti, da Anish Kapoor a Yan Pei Ming, da Rudolf Stingel a Wolfgang Tillmans e Olafur Eliasson. Fanno inoltre parte del patrimonio artistico della Banca gli edifici dove le raccolte hanno sede (realizzati tra gli altri da Giuseppe Piermarini, Marcello Piacentini, Gio Ponti, Luigi Caccia Dominioni e Vittorio Gregotti), i loro apparati decorativi e gli archivi storici, tra cui l’Archivio storico del Monte di Pietà di Milano, l’archivio storico della Banca Popolare di Bergamo e di Banca Etruria.

@arteubibanca è un canale contemporaneo, utile per avvicinare un target di pubblico giovane ma anche per coinvolgere esperti e appassionati, particolarmente sensibili alle iniziative in ambito culturale.

 

*Il Gruppo UBI Banca è il risultato dell’integrazione di diversi istituti bancari preesistenti, che hanno fatto confluire le proprie raccolte storiche all’interno della collezione. Tra questi: Banca Brignone, Banca Popolare Commercio e Industria, Banca del Monte di Milano, Banca Popolare di Bergamo, Banca Regionale Europea, Banca San Paolo di Brescia, Banca della Valle Camonica, Centrobanca, Credito Agrario Bresciano, Banca Federico del Vecchio, Nuova Banca delle Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Banca Popolare di Ancona, Nuova Banca CariChieti, Banca Carime.