Cultura

Jesi sta a Pergolesi come Salisburgo a Mozart

La Fondazione Pergolesi Spontini lancia l'FPS Brand Contest, una sfida ai creativi, agli esperti di comunicazione e di brand, per valorizzare l'identità del Pergolesi Spontini Festival a partire dall’edizione 2018 e saldarla a quella della città di Jesi e dell’intero territorio della Vallesina

Mozart è onnipresente a Salisburgo, la presenza del famoso volto in quasi tutte le vetrine del centro è, delle volte, anche un po’ esagerata. Ci sono l’Hotel Mozart e l’Hotel Amadeus, ci sono caffè e ristoranti che portano il suo nome. I famosi cioccolatini a forma di biglia conosciuti come le palle di Mozart. Per non parlare dei negozi di souvenir che offrono immagini e figurine del famoso compositore in tutte le misure. Non esiste gadget che non sia collegato a lui. Mozart è il miglior testimonial per pubblicizzare qualsiasi tipo di prodotto, dal sapone al reggiseno, dalla crema antirughe ai servizi bancari. Purtroppo a Jesi, per Giovanni Battista Pergolesi non è proprio così… A Maiolati Spontini, il nome della cittadina ricorda il grande compositore Gaspare Spontini ma i turisti ne fanno una meta costante dei loro viaggi?

Due città ed i loro grandi compositori. Per celebrare questo sodalizio, ma anche per rilanciarlo e renderlo più forte in vista di più ambiziosi traguardi turistici e culturali, la Fondazione Pergolesi Spontini ha colto l’occasione del “Brand Festival” – il festival dell’identità di Marca che si è tenuto a Jesi – per lanciare la sua sfida ai creativi e agli esperti di comunicazione, marketing e brand. La sfida appare nel sito dell’azienda culturale che ha sede, appunto, presso il Teatro Pergolesi: si chiama “FPS Brand Contest” ed è un invito a cercare insieme nuove visioni e nuovi strumenti per valorizzare e rafforzare l’identità del settecentesco Teatro Pergolesi (nel 2018 ricorreranno i 220 anni dall’inaugurazione) e del Pergolesi Spontini Festival (nel 2020 sarà la ventesima edizione) in relazione alla città di Jesi e dell’intero territorio anche in un’ottica di promozione turistica della Vallesina. 

Le singole proposte – libere per quanto riguarda le modalità di presentazione e gli strumenti di attuazione – partendo dall’analisi dell’attuale contesto, dovranno mettere in luce potenzialità e criticità e dovranno proporre nuove strategie e strumenti al fine di favorire nei cittadini, nei turisti, nei giovani, negli operatori economici, una immediata riconoscibilità e identificazione del territorio nel nome dei personaggi che qui sono nati, hanno vissuto e operato. Gli interessati dovranno presentare la propria proposta progettuale entro il 15 giugno 2017 inviando il tutto via mail a info@fpsjesi.com.

“La chiamano provincia. Poi a ben guardare, a pochi km l’uno dall’altro sono nati Pergolesi e Spontini. Se li pesi pesano più di tutti i grattacieli di Manhattan”, disse il Maestro Riccardo Muti, uno dei direttori d’orchestra più noti al mondo, sicuramente il direttore italiano ora più importante e famoso, a proposito del “brand” Giovanni Battista Pergolesi e Gaspare Spontini Spontini, e facendo riferimento a Jesi e di Maiolati Spontini, le due città che hanno dato vita alla Fondazione Pergolesi Spontini. “Pergolesi e Spontini, due personaggi destinati all’Europa e al mondo” sempre secondo Muti, che salutò con gioia, nel 2001, la novità di un Festival dedicato ai due autori, che dal 2001 ogni anno si tiene a Jesi, Maiolati Spontini ed altre località della provincia con artisti di fama internazionale, da Gérard Depardieu a Giancarlo Giannini a Franco Dragone, da Aldo Busi a Uri Caine, da Gustav Leonhardt a Salvatore Accardo a Viktoria Mullova solo per citarne alcuni.

Capi di Stato, primi ministri e grandi uomini d’affari conoscono Jesi grazie alla musica di Pergolesi suonata da Claudio Abbado –– tra i più grandi direttori d’orchestra di tutti i tempi – nel nostro Teatro, ed incisa in un cofanetto della Deutsche Grammophon. Il M° Abbado con la sua Orchestra Mozart ha suonato nel 2009 e nel 2011 in due memorabili concerti in occasione delle Celebrazioni per i 300 anni della nascita del grande compositore jesino su partiture, appunto, curate dalla stessa Fondazione Pergolesi Spontini definendo Pergolesi come il Mozart italiano per significare un raffronto fra il nostro genius loci, morto a soli 26 anni, e quello che è ritenuto il più grande compositore di ogni tempo.

Come ricordato da William Graziosi, amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini, in occasione del Brand Festival, «i nomi di Pergolesi e di Spontini risuonano nella toponomastica, nelle insegne degli esercizi commerciali, ad essi sono dedicate scuole, teatri, associazioni ma fanno davvero parte del DNA e dell’identità collettiva? I concittadini di Pergolesi e di Spontini sentono l’onore e l’onere di una preziosa eredità?»

Ai creativi la risposta, per portare nel mondo l’immagine di un territorio dove musica, arte, cultura, qualità della vita fanno parte di un’unica, straordinaria, narrazione.