ANCONA – In viaggio con la Form, orchestra filarmonica marchigiana.
«Presentiamo la nuova stagione sinfonica 2024 della Form, orchestra marchigiana di cui siamo particolarmente orgogliosi – ha detto l’assessore Chiara Biondi –. Le Marche sono una regione in cui la musica la fa da padrone, la storia ce lo insegna, con tanti autori importanti, la tradizione musicale è particolarmente sentita e la Form sta portando avanti in maniera eccellente questa nostra identità. In questa stagione sinfonica grandi collaborazioni, direttori d’orchestra di assoluto livello e altri ottimi musicisti che affiancheranno gli stabili della Form e ancora progetti speciali: la Form sta lavorando in maniera ineccepibile. Una Ico (istituzione concertistico-orchestrale, ndr), un riconoscimento prestigioso, visto che in Italia ne abbiamo tredici, che ci dà la possibilità di scoprire il nostro patrimonio culturale».
«Dopo la nomina del nuovo consiglio d’amministrazione, nel 2024 questa è la prima esperienza per il nuovo consiglio – ha aggiunto il presidente della Form, Fabrizio Del Gobbo –, sessanta date di concerto di musica sinfonica, ma probabilmente si sforerà oltre le sessanta, in tutto il territorio marchigiano, una terra dove abbiamo la più alta densità di teatri. Consolidiamo e aumentiamo la nostra presenza sul territorio adempiendo alle funzioni di una Ico, una delle tredici riconosciute dal ministero ormai da diversi anni: su tutto il territorio arriveremo non solo con i concerti ma anche con gli educational nelle scuole, portando la musica ai più giovani, il pubblico di domani. La Form, tra l’altro, rientra nel capoluogo di regione, ad Ancona, con una programmazione di sei date affiancate a quelle degli Amici della Musica, in collaborazione con la Politecnica delle Marche e Ancona Jazz Festival, svolgendo al meglio le funzioni di un’orchestra che cercheremo di esportare anche al di fuori dei confini nazionali».
Quindi è toccato a Vincenzo De Vivo, consulente artistico della Form, spiegare il nuovo cartellone. Il maestro è partito dal titolo: «Geografie musicali: un atlante spaziotemporale, l’orchestra oltre a irradiare musica su tutto il territorio può raccontare storie e far capire in modo più chiaro e approfondito chi sono gli autori di queste musiche. Se raccontiamo la storia, in un concerto, se diamo una cornice che ci permette di capire dove siamo, permettiamo di capire meglio la musica. Ecco il perché di queste indicazioni, tradotte visivamente nella nuova immagine, una collina nata da una partitura di Mahler su cui piana un aereo che ci invita al viaggio. Lo spirito dell’iniziativa è quello di viaggiare insieme con il pubblico ed esaltare le specificità di ogni luogo dove porteremo i nostri concerti, con interpreti di grande qualità».
Il concerto di apertura sarà Austria Felix-Beethoven Quinta, con musiche di Beethoven, Brahms e Haydn, sabato 13 gennaio alle 21 al Teatro Pergolesi di Jesi, quindi domenica 14 gennaio alle 17 al Teatro Gentile di Fabriano, martedì 16 gennaio alle 21 al Teatro Lauro Rossi di Macerata e mercoledì 17 gennaio alle 21 al Teatro delle Muse di Ancona. Seguirà lo “scalo” Mosca-San Pietroburgo, con musiche di Borodin, Rachmaninov e Cajkovskij, sabato 20 gennaio alle 11.15 al Teatro Pergolesi di Jesi (prova aperta), domenica 21 gennaio alle 17 sempre al Teatro Pergolesi di Jesi, mercoledì 24 gennaio alle 21 al Teatro Gentile di Fabriano e venerdì 26 gennaio alle 21 al Teatro Lauro Rossi di Macerata. Il programma completo della stagione a questo link.