CASTELFIDARDO – Prosegue nel segno della qualità la rassegna “I concerti del Consiglio”, organizzata dall’assessorato alla Cultura di Castelfidardo per valorizzare le espressioni musicali del territorio. Domenica 26 marzo a mezzogiorno e un quarto nell’auditorium Binci della civica scuola di musica, Roberto Lucanero propone un affascinante viaggio nel tempo, dal Medioevo ai giorni nostri, attraverso “L’arte giocunda”, cioè la danza tradizionale, antica, moderna, colta e popolare così definita dal maestro rinascimentale Guglielmo Ebreo da Pesaro. L’organetto e l’organo portativo del maestro Lucanero si accompagneranno a quello del piemontese Gabriele Gunnella alla ghironda, strumento evocativo il cui suono è prodotto da corde strofinate da un disco, le cui caratteristiche saranno illustrate da una conferenza nell’auditorium Binci il giorno precedente, sabato 25 alle 19.
L’organetto diatonico ad ancia libera, fin dal suo primo diffondersi in Europa nel diciannovesimo secolo, è usato massimamente per eseguire musiche da ballo. Prima di esso, nel Medioevo e nel Rinascimento, l’organo portativo a canne assolveva alla stessa funzione e veniva chiamato con lo stesso nome tradizionale di “organetto”. Organetto “moderno” e organetto “antico” nella musica di Roberto Lucanero ritrovano il loro denominatore culturale e simbolico comune assieme a rinnovate connessioni con un territorio d’elezione: quello delle Marche. La ghironda è uno strumento evocativo di origine medievale.
Roberto Lucanero è musicista ed etnomusicologo. Attivo come fisarmonicista, organettista, suonatore di organo portativo medievale, compositore, didatta, saggista. Nato in una famiglia in cui la tradizione della fisarmonica è molto forte, Roberto Lucanero lega fin dall’infanzia il suo percorso professionale e umano a questo strumento.
Gabriele Gunella è un musicante più che musicista, si appassiona alla cultura popolare e alla musica tradizionale verso la fine degli anni Novanta; molto presto la curiosità per gli strumenti tradizionali lo porta a dedicarsi allo studio della ghironda, focalizzandosi sulla musica per la danza e contribuendo a mantenere viva la tradizione di uno strumento dalle origini antiche.