Cultura

“E luce sia allora…” un libro svela i paesaggi di Urbino che fanno da sfondo ai capolavori di Raffaello

Confcommercio ha promosso la pubblicazione del testo di Rosetta Borchia e Olivia Nesci. Il direttore generale Varotti: «Nel quinto centenario della morte una ulteriore promozione del territorio»

URBINO – I paesaggi ritrovati nei dipinti di Raffaello. Colline, fiumi, vallate che fanno da sfondo o da cornice a quindici famosi capolavori di Raffaello Sanzio, sono stati riconosciuti e svelati da due studiose, due “Cacciatrici di Paesaggi”: Rosetta Borchia, formatasi all’Accademia di Belle Arti di Urbino, pittrice e fotografa, appassionata di botanica, e Olivia Nesci, geomorfologa dell’Università di Urbino.

Entrambe già autrici di altri volumi e pubblicazioni scientifiche dedicate ai paesaggi che incorniciano le opere immortali di Leonardo da Vinci e di Piero della Francesca. Ecco E luce sia allora… Sui fondali ritrovati nelle terre di Urbino. Un libro che esce proprio nell’anno 2020 in cui si celebra il 500° della morte di Raffaello, sponsorizzato da Confcommercio.

La Confcommercio di Pesaro e Urbino/Marche Nord aveva definito un programma di iniziative, denominato “Urbino Raffaello 2020”, per celebrare i 500 anni dalla morte di Raffaello (6 aprile 1520).

Da un lato aveva definito un piano di promozione in Italia e all’estero all’insegna dell’Itinerario della Bellezza che, quest’anno, vede Urbino protagonista e visite di circoli culturali e anziani; dall’altra con la pubblicazione di un libro dedicato a Raffaello la cui presentazione doveva avvenire a Urbino a marzo e poi a Roma, Torino (Fiera del libro) ed altre città.

Un momento della presentazione del libro

Purtroppo l’epidemia da covid-19 ha fatto modificare e, in parte, annullare programmi (anche se l’Itinerario della Bellezza è stato presentato a Milano, Mulhouse, Verona e Monaco).

Il libro è stato presentato a Urbino ed è «il risultato di una nuova ricerca che ha ridato luce a ben quindici fondali delle sue più famose opere pittoriche», «il testo ripercorre i luoghi del territorio di Urbino dove Raffaello è nato e vissuto fino a 11 anni sotto lo sguardo paterno di Giovanni Santi».

Il libro ha la prefazione di Carlo Sangalli, Presidente nazionale di Confcommercio ed i commenti del Sindaco, dell’Assessore al Turismo di Urbino e del direttore generale di Confcommercio Marche Nord, Amerigo Varotti.

Proprio Varotti ha sottolineato: «Il progetto prevede iniziative di promozione turistica, tra cui questo libro. Le cacciatrici di paesaggi hanno individuato le località dei dipinti di Raffaello e per noi è un motivo anche di promozione turistica. Sarà un libro che consentirà di parlare del nostro territorio. Ora partirà una campagna di promozione per promuovere Urbino: per capire Raffaello bisogna venire qui. Speriamo di recuperare quanto perso durante l’emergenza».

I paesaggi, hanno spiegato le autrici Nesci e Borchia, sono tutti a Urbino eccetto due della zona di Ancona. I luoghi di Raffaello sono diversi da quelli di Leonardo e Piero Della Francesca, le autrici dicono che si vede che è nato in questi luoghi perchè rappresenta i suoi luoghi dell’infanzia.

A luglio inaugurerà la mostra dedicata a Baldassar Castiglione e Raffaello e il libro sarà un ulteriore tassello nella promozione di Urbino e dei luoghi del divin pittore.