“Lo scrigno magico” si apre e lascia uscire tanta musica e bellezza, un’opera nuova, inedita, dedicata a Gianni Rodari nel centenario della nascita.
Sul palcoscenico del teatro La Nuova Fenice di Osimo, in diretta streaming sulla pagina Facebook di Osimoweb, ha visto la luce l’opera “Lo scrigno magico”, nuova composizione realizzata dalla collaborazione di artisti – cantanti, strumentisti, compositori, scrittori – tra i quali figurano persone diversamente abili. Il soggetto è di Paola Rupilli, ospite della Lega del Filo d’Oro, mentre i compositori, Niccolò Neri e Alex Russo, sono allievi di Didattica della musica del Conservatorio di Pesaro, e firmano la partitura col loro docente Fabio Masini. Il libretto è di Vincenzo De Vivo, Direttore Artistico dell’Accademia di Osimo.
“Lo scrigno magico” è l’ultimo evento del Progetto “Oltre l’Ascolto – Esperienze di diversa abilità nella dimensione della musica” promosso dall’Accademia d’Arte Lirica di Osimo, Lega del Filo d’Oro e Museo Tattile Statale Omero, in collaborazione con il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro e l’Associazione “Ragazzi Oltre” di Ancona – con il contributo di Fondazione Cariverona e con il Patrocinio del Garante Regionale dei diritti alla persona.
«È uno spettacolo di teatro musicale nuovo – spiega il direttore artistico dell’Accademia di Osimo Vincenzo De Vivo – in cui partecipano anche ragazzi ospiti della Lega del Filo d’oro, che grazie alla musica sono riusciti a superare le loro difficoltà». La trama dell’opera è di grande attualità: quattro bambini perennemente isolati tra pc, smartphone, musica e sport. Non parlano quasi mai tra loro, non giocano insieme, non rispondono alle continue chiamate dei genitori, vivendo quasi in uno stato di alienazione. Costretti dai genitori a lasciare i loro strumenti preferiti e a uscire di casa, prima litigano, poi si accordano per perlustrare la soffitta dove trovano un comò parlante. All’interno vi è uno scrigno magico: di fronte al loro stupore lo scrigno compie una magia, e rende i bambini felici e in grado nuovamente di interagire tra loro, grazie alla musica.
Sulla scena – diretti dal regista Matteo Mazzoni che ha curato la messa in scena e le luci – si sono esibiti i solisti dell’Accademia d’Arte Lirica insieme a Milena Saccia, anche lei ospite della Lega del Filo d’Oro, ha dato la sua voce allo scrigno magico. «L’arte, la musica e il teatro sono rifugio di tante persone anche di chi ha navigato nel mare oscuro della disabilità – spiega Matteo Mazzoni – c’è magia, fascino. E uno spettacolo come questo, piccolo ma prezioso, è la dimostrazione che sul palco non esiste disabilità». Accanto alla pièce, anche due liriche di Giovanna Orvietani (un’altra ospite della Lega del Filo d’Oro) musicate da Alessio Santolini e Filippo Scaramucci, allievi di Composizione dello stesso Conservatorio, nella classe di Lamberto Lugli. E ancora è previsto in prima esecuzione un Andante meditativo per saxofono contralto e pianoforte di Leonardo Sestilli, allievo di sassofono.