Cultura

Arte e impegno sociale per abbattere le “Barriere”. Ecco il cortometraggio del regista loretano De Maio

Il giovane regista Federico De Maio affronta il delicato tema del pregiudizio e della discriminazione, utilizzando la storia di un cane come metafora di una realtà che coinvolge tanto gli animali quanto gli esseri umani

Federico De Maio
Federico De Maio

LORETO – «Non è soltanto un’iniziativa artistica, ma rappresenta anche un’opportunità concreta per fare del bene». Lo afferma Federico De Maio, giovane regista e sceneggiatore di 22 anni, loretano. Il suo progetto affronta il delicato tema del pregiudizio e della discriminazione, utilizzando la storia di un cane come metafora di una realtà che coinvolge tanto gli animali quanto gli esseri umani. L’obiettivo principale è sensibilizzare il pubblico sulla necessità di superare determinate barriere mentali e stereotipi, dimostrando come la paura e l’ignoranza possano limitare le opportunità di chiunque, indipendentemente dalla specie. Troppo spesso si sente ripetere che alcune razze canine siano intrinsecamente aggressive, un luogo comune che, senza una conoscenza approfondita, rischia di condannare ingiustamente molti animali all’abbandono. Questo concetto si estende anche alla società umana, dove il pregiudizio rappresenta un ostacolo alla piena inclusione e valorizzazione delle persone.

Il corto

«Puntiamo ad spandere al massimo la visibilità del cortometraggio, portarlo all’attenzione dei produttori cinematografici con l’augurio di trasformarlo in un’altra opportunità concreta nel mondo del cinema». De Maio ha coltivato fin dall’infanzia una grande passione per il cinema, che lo ha portato alla creazione di numerosi cortometraggi. La sua ricerca di un linguaggio espressivo innovativo si accompagna a uno studio approfondito della narrazione, elementi che caratterizzano il suo percorso e la sua visione artistica. Oltre a trasmettere un messaggio potente, il cortometraggio vuole offrire una possibilità concreta di riscatto per gli animali ospitati nei rifugi, promuovendone l’adozione e garantendo loro le cure necessarie. Chiunque desideri sostenere l’iniziativa potrà contribuire alla sua realizzazione e vedere il proprio nome riconosciuto nei titoli di coda, un’iniziativa del regista come segno di gratitudine per tutti coloro che credono in un progetto che unisce arte e impegno sociale. Per partecipare occorre visitare il link http://kck.st/4hGhInl.