Si tiene venerdì 27 settembre a Macerata la seconda edizione del Festival regionale di teatro in carcere nelle Marche, un progetto che da due anni (la prima edizione fu a Pesaro) cerca di restituire un panorama delle esperienze drammaturgiche sperimentate da operatori teatrali che lavorano sul campo con detenute e detenuti, direttamente coinvolti anche nel processo di scrittura e allestimento.
L’iniziativa, promossa dall’Ufficio del Garante dei diritti della persona della Regione Marche e dal Comune di Macerata, è a cura del Coordinamento Regionale Teatro in Carcere Marche, un progetto condiviso da cinque associazioni no-profit impegnate da anni in attività di promozione culturale e sociale nelle case circondariali e luoghi di detenzione del territorio: l’Associazione Culturale Teatro Aenigma presso l’Università di Urbino (capofila), la Compagnia Art’ò con sede a Montefano (MC), l’Associazione “La Pioletta” con sede a Cagli, l’associazione “Sassi nello stagno” che opera nel carcere di Camerino, e l’’Associazione Kinematosti con sede ad Ascoli Piceno.
Il festival inizia alle ore 15 all’Auditorium Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti (Piazza Vittorio Veneto, 2) con la Tavola rotonda e le testimonianze dei protagonisti delle esperienze teatrali attive nei sei istituti penitenziari marchigiani (Ascoli Piceno, Fermo, Ancona-Montacuto e Ancona-Barcaglione, Pesaro, Fossombrone).
Moderata da Giancarlo Giulianelli, garante regionale dei diritti della persona, e da Vito Minoia (presidente del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere e ideatore del Progetto, la tavola rotonda inizia con i saluti istituzionali del sindaco Sandro Parcaroli e del Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per l’Emilia Romagna e Marche, delle Direzioni degli Istituti penitenziari marchigiani.
Seguono poi video ed interventi di Ermelinda Coccia (Associazione DEDAL operante nella Casa circondariale di Ascoli Piceno (Marino del Tronto), Vanessa Spernanzoni (Associazione Contemporanea 2.0 APS operante nel carcere di Fermo), Roberto Mazzini (Teatro Aenigma/Cooperativa Giolli negli Istituti penitenziari di Ancona), Francesco Gigliotti e Romina Mascioli (Teatro Aenigma operante nella Casa Circondariale di Pesaro), Fabrizio Bartolucci (Associazione Teatro Linguaggi operante nel carcere di Fossombrone), Eleonora Cionna (assistente sociale, docente a contratto di Principi e Fondamenti del Servizio Sociale all’Università di Urbino Carlo Bo), e Bruno Mellano (Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte).
In serata, alle ore 21, al Teatro Lauro Rossi (Piazza della Libertà), va in scena “La Commedia dell’arte negli scenari di Casamarciano”, performance della Compagnia Controvento della Casa Circondariale di Pesaro e del Teatro Universitario Aenigma di Urbino ispirata a due canovacci originali del Seicento, la creazione collettiva “Giovannino Innamorato”, e “Inganni” con la regia di Francesco Gigliotti.