SASSOFERRATO – Al via la stagione di prosa 2017/18 del Teatro del Sentino di Sassoferrato, la decima consecutiva. Il sipario su questa nuova stagione, che propone sette appuntamenti, di cui cinque in abbonamento, si aprirà domani – mercoledì 20 dicembre – alle ore 21, con uno spettacolo di straordinaria intensità, “Un borghese piccolo piccolo”, tratto dall’omonimo romanzo di Vincenzo Cerami.
Un romanzo splendido, reso ancora più celebre dal film del 1977 di Mario Monicelli, con Alberto Sordi, pluripremiato al 30° Festival di Cannes.
Protagonista centrale della rappresentazione, un artista di primo piano nel panorama teatrale e del piccolo e grande schermo italiano: Massimo Dapporto. Con lui in scena quattro attori di valore: Susanna Marcomeni, Roberto D’Alessandro, Matteo Francomano e Federico Rubino.
Quarant’anni dopo ecco, dunque, questa novità assoluta, ovvero la prima trasposizione teatrale dell’opera di Cerami, per la regia di Fabrizio Coniglio e le musiche originali di un grande maestro, Nicola Piovani. E’ stato lo stesso Piovani a voler comporre le musiche dello spettacolo in omaggio al suo amico, il compianto Cerami, appunto, con cui aveva condiviso il lavoro alla realizzazione del film “La vita è bella” di Roberto Benigni.
Il romanzo, che diverge dal film in alcuni nodi narrativi essenziali, è un ritratto di agghiacciante attualità, una tragicommedia che nella prima parte regala momenti di comicità a tratti esilarante. La sua peculiarità è la tinta grottesca, che viene ripercorsa nell’adattamento di Coniglio, con cui Cerami descrive le umili aspirazioni del protagonista Giovanni Vivaldi, il borghese piccolo piccolo. Vivaldi è un uomo di provincia che lavora al ministero, il cui più grande desiderio è quello di “sistemare” suo figlio Mario proprio nello stesso ministero in cui egli è impiegato da trent’anni. Ma come fare per ottenere una raccomandazione per il figlio? Ecco l’inizio della sua disperata ricerca di una “scorciatoia”, in questo caso rappresentata dalla Massoneria, per garantire un futuro a Mario. La “scorciatoia” o la raccomandazione, dettata dal desiderio di aggirare le regole che una società democratica e civile impone, è avvertita generalmente ancora oggi come qualcosa di necessario per sopravvivere: forse, in fondo, non crediamo più nella possibilità di essere tutti uguali di fronte alla legge e nelle pari opportunità di emancipazione sociale ed economica. Questo è lo snodo più fortemente attuale della storia che, pur nella sua drammaticità, è “raccontata”, così come il romanzo, con il sorriso.
Artista raffinato e intenso, Dapporto si cala nella parte con straordinaria bravura, in particolare per la capacità di rappresentare il ridicolo e il tragico nello stesso tempo, regalando umanità e semplicità alla famiglia Vivaldi.
Info: 0732/956232-217 e 377/1203522.