JESI – Dopo il successo della serata con il rock’n’roll dei Cut, la rassegna musicale Mezcal torna al Tnt di via Gallodoro con una serata straordinaria.
Sei band provenienti dall’Italia e dall’Irlanda si alterneranno sabato 24 marzo per questo Festival che unisce musiche diverse, originali, anticonformiste, indipendenti, uniche. Le sei realtà musicali che si succederanno sul palco del Tnt daranno vita ad un percorso musicale multiforme che sarà cucito insieme dalle selezioni di Bruno Dj di Transilvania Dischi, che mixerà rock’n’roll-new wave-punk prima e dopo i concerti.
I primi della fila sono The Altered Hours e arrivano da Cork City in Irlanda. Sono Cathal, Elaine, Nora, Patrick e Kevin. “In Heat Not Sorry” è il nome del loro primo Lp, registrato allo studio Funkhaus di Berlino e rilasciato dalla Art For Blind insieme alla Penske Recordings. Il suono e atmosfera di “In Heat Not Sorry” rispecchia l’interesse della band verso l’improvvisazione e allo stesso tempo quell’elegante equilibrio tra la tranquillità ed il caos.
Sono tornati dopo qualche tempo con il nuovo album “Canneto” i Dadamatto, che sanciscono così la rinascita del power trio marchigiano. Trapcoustic, ennesima sigla dietro cui si cela quel vulcano in continua eruzione che risponde al nome di Demented Burrocacao: a venir messe in scena sono pop-song cristalline, tanto tenui e delicate quanto sfatte e pronte per il macero.
Acchiappashpirt è il nome del progetto di poesia sonora che l’autrice nutre dal 2008 con il musicista Stefano Di Trapani. Questo progetto “miscela” musica contemporanea e poesia d’avanguardia. Primo disco da solista dunque per Vespertina, la cantante perugina Lucrezia Peppicelli, un menestrello solitario e malinconico, che suona un folk oscuro con un look da madonna dark.
Ultimo acquisto della rassegna viene dalla costa romagnola di Viserba. Dopo i dischi, i tour, i chilometri percorsi con i Girless & The Orphan, Tommaso (Girless) ha deciso di raccogliere le idee e le mezze canzoni scritte con la chitarra acustica e mettere tutto insieme, per registrare un disco da solo. Partendo da una tematica complessa e temuta come quella del suicidio, ha preso vita I have a call, sua prima prova solista. Il disco si avvale anche della preziosa partecipazione di Urali, che suona il basso in una canzone e canta in altre due. Registrato, prodotto, mixato e masterizzato presso lo Stop Studio di Rimini da Andrea Muccioli e Ivan Tonelli.