Cultura

Museo Omero, Grassini: «Torneremo a far toccare le opere»

Il presidente del museo tattile, che si trova nella cornice della Mole Vanvitelliana, domani non riaprirà la struttura ma seguirà le linee del Comune che prevede una riapertura per loro e per la Pinacoteca dal 29 maggio

Braille (foto Museo Tattile Statale Omero)

ANCONA – Domani (18 maggio) non riaprirà al pubblico ma quando lo farà non limiterà la possibilità di toccare le statue e le opere custodite al suo interno. Così il Museo Tattile Omero pensa di entrare nel vivo nella fase due, con tutte le accortezze per la sicurezza sanitaria.

«Domani noi non riapriremo al pubblico – dice Aldo Grassini, presidente e fondatore del museo unico nel suo genere e pensato anche ai non vedenti – vogliamo attendere per accordarci con il Comune che ci ospita in una sua struttura. Quando apriremo però continueremo a far toccare le statue con i guanti perché siamo un museo tattile e continueremo ad esserlo anche in questa fase».

I musei, come le attività al dettaglio, parrucchiere, centri estetici, bar e ristoranti, posso riaprire domani osservando le indicazioni dei protocolli specifici per settore e che prevedono il distanziamento sociale e le procedure di sanificazione indispensabili per evitare eventuali contagi da Coronavirsu. Il Comune vorrebbe aprire lo spazio della Mole, come anche la Pinacoteca, il 29 maggio. Sul Museo della città ancora non c’è una data indicata.

«Noi speriamo di aprire almeno tre giorni prima – continua Grassini – così prendiamo mano con le nuove disposizioni per le quali saremo già pronti. Abbiamo ordinato mascherine e gel. Il personale utilizzerà le protezioni al lavoro e anche il pubblico che non potrà entrare senza mascherina. I guanti li daremo noi ai visitatori per essere sicuri che siano sterili. Così potranno toccare le opere come è stato sempre fatto da noi. Faremo entrare dieci persone massimo per sala». Gli uffici invece riapriranno in sede mercoledì, con il personale lavorerà a turno tra casa e il museo in modo da non creare concentrazioni nelle stanze di lavoro.