JESI – Dal basket al cricket, dai tatuaggi all’hennè agli scacchi, fino alle istallazioni degli studenti del Liceo Artistico Mannucci di Jesi: la quarta edizione del San Savino Linking Festival si è svolta ieri (29 settembre) nel piazzale vicino Portavalle.
Valorizzare e riqualificare il quartiere che ruota intorno piazzale San Savino, trasformandolo in un punto di contatto tra le diverse identità, etnie e generazioni: questo l’obiettivo dell’evento inserito all’interno del progetto Chromaesis, iniziativa a cura dei Servizi culturali del Comune di Jesi che prevede una serie di interventi artistici e azioni ideate volte alla conoscenza del quartiere San Giuseppe. In piazza, musica, arte, danza, sport diventano collegamenti, linguaggi condivisi per l’integrazione e la solidarietà. Gli studenti del Mannucci con il professor Massimo Ippoliti hanno realizzato delle coperture per i lampioni arrugginiti del Piazzale, riuscendo così a coprirne la parte più bassa.
Il pomeriggio è iniziato con la consegna delle certificazioni linguistiche Cambridge agli studenti Victoria International House e agli alunni della scuola Media Federico II. Poi lo spazio è andato tutto alle società sporive: Aurora Basket , Rugby Jesi , Asd Scuola di Danza Cinzia Scuppa, Ackapawa Associazione Polisportiva Dilettantistica e la Polisportiva Clementina Asd. Presenti anche David Campana, Peter Cunnington, gli studenti scuola ACCA Academy, e le attività delle associazioni quali “Para un Principe Enano”, Luigi Ramini per il gioco degli scacchi, Basement Art and street Culture, l’associazione Marocchina, la Pro Loco di Jesi. Immancabili i saluti dal terrazzo della signora Maria Pia Boria, 102 anni, simbolo della manifestazione.
La vera novità di quest’anno è stata il T-Rap Festival, contest canoro, evento a cura di Astralmusic. Ospite d’eccezione il cantante italo congolese Mudimbi. Giordano e Graziano Tittarelli della Astralmusic hanno seguito il sogno di Giuseppe Romagnoli ideatore della manifestazione con l’associazione Victoria Company, sostenendo il valore dell’inclusione attraverso la musica, linguaggio universale che unisce popoli e culture.