Cultura

“Nessun muoia!”: ecco come le eroine pucciniane scampano alla morte. In scena a Jesi 12 attori disabili con lo spettacolo di Social Opera

La regia dello spettacolo "Nessun muoia!" è di Arianna Baldini e Simone Guerro. L'evento conclude il XXIV Festival Pergolesi Spontini

Un momento della conferenza di presentazione dello spettacolo teatrale "Nessun muoia!"in programma al teatro Pergolesi di Jesi

JESI – Da laboratorio a compagnia teatrale OperaH. In un percorso che da tredici anni porta avanti i concetti di comunità, disabilità, abilità, inclusione, acquisizione di competenze, arte e benessere. Su il sipario dunque anche quest’anno: ecco “Nessun muoia!”, lo spettacolo finale del progetto Social Opera in programma mercoledì 18 settembre (dalle 21) al teatro Pergolesi di Jesi e che chiude il XXIV Festival Pergolesi Spontini. Sul palcoscenico dodici attori disabili che portano in scena le eroine delle opere di Giacomo Puccini, nell’anno che celebra i 100 anni dalla morte del compositore. La regia è di Arianna Baldini e Simone Guerro. E a raccontare il dietro le quinte, una mostra fotografica “Aletheia” con gli scatti di Marco Pozzi nella Galleria degli Stucchi di Palazzo Pianetti da sabato 7 settembre (a partire dalle 18). «OperaH è un’esperienza viva e qualificante – spiega il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo – E non è solo un’esperienza formativa e di benessere ma appartiene a tutta la cittadinanza. Ringrazio chi ha saputo costruire tutto questo».

Per Lucia Chiatti, direttrice generale della Fondazione Pergolesi Spontini questo è «un progetto che viene da lontano e che è cresciuto negli anni nella visione e nella condivisione. Un’opportunità data ai ragazzi con un risultato non solo performativo ma anche quantificabile con un alto valore immateriale per tutti».

Nelle sale Pergolesiane questa mattina, 5 settembre, la conferenza stampa di presentazione. Presenti non solo i rappresentanti degli enti sostenitori dell’iniziativa ma anche le maestranze e i ragazzi delle scuole cittadine, il liceo artistico E. Mannucci e l’istituto Marconi-Pieralisi, che hanno partecipato al progetto Pcto “Banco di scena” nella progettazione di costumi, scenografie, luci e contenuti multimediali.

A prendere la parola anche l’assessore alla Cultura Luca Brecciaroli: «Il teatro è il luogo per eccellenza delle emozioni, dello scambio. Con questo progetto e lo spettacolo finale si è costruita una comunità sana, coesa ed inclusiva». Tra i sostenitori del progetto la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi con il presidente Paolo Morosetti. «Opera, teatro, danza, disabilità, scuola: tutto questo è Social Opera e tutto questo è bastato per garantire il nostro sostegno economico ora e anche per il futuro». E ancora. Nora Bianchi per l’Asp 9 spiega come il progetto sia partito da lontano, 13 anni fa. «Noi ci siamo stati, ci siamo e ci saremo perché pone al centro il lavoro di rete tra i vari servizi. È un esempio di eccellenza sul territorio. In questo progetto non sono le persone disabili che si integrano ma è la società che entra». E sulla capacità di costruire spazi di benessere condiviso anche Francesca Mancia per l’Ast Ancona: «Abbiamo bisogno di buone prassi».

“Nessun Muoia!“: Tosca, Madama Butterfly, La fanciulla del west e Turandot ci faranno fare il giro del mondo alla ricerca di divertenti colpi di scena che avrebbero potuto cambiare le sorti delle storie che, da oltre un secolo, segnano il patrimonio artistico italiano.

Sul palcoscenico del teatro Pergolesi sono 12 i ragazzi coinvolti nel progetto con l’attore Enrico Desimoni. Quattro gli educatori, Marta Filippini, Silvia Albertini, Eva Luccioni e Andrea Accorroni. Per la danza, movimento terapia Sara Lippi e Beatrice Guerri. Al pianoforte Carlo Morganti.

Dal 2011 il progetto “OperaH” coinvolge un gruppo di persone adulte con disabilità medio-lieve. Gli incontri laboratoriali settimanali, (in genere da febbraio a settembre), sono condotti da operatori di teatro sociale e di danza movimento terapia, poi a settembre si va in scena con una nuova produzione che, ogni anno, prende spunto da un titolo lirico: per il 2024 c’è l’omaggio alle eroine di Giacomo Puccini, nell’anno del centenario della morte del grande compositore.

Il progetto OperaH 2024 è realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi e Asp ambito 9-Comune di Jesi in collaborazione con Umea Unità multidisciplinare Età adulta Ambito Fabriano-Jesi-Senigallia Ast Ancona, Cooss Marche, Teatro Giovani-Teatro Pirata, Nuovo Spazio Studio Danza.

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