JESI – «Il sipario si apre su un Ludovico Ariosto ormai in là con gli anni che non riesce più a dormire e ripensa alle sue opere, ai suoi eroi, ai suoi personaggi cercando di riappacificarsi con le proprie opere». Così Matteo Mazzoni, il regista di “Notte per me luminosa”, l’opera contemporanea di Marco Betta con scene liriche su personaggi dell’Orlando Furioso andata in scena con successo ieri sera al Teatro Pergolesi di Jesi. Un ritorno alla normalità con l’opera che riannoda le fila di un progetto artistico rimasto sospeso: “Notte per me luminosa” doveva andare in scena, in prima assoluta, a novembre poi lo stop brusco dei Dpcm e la sospensione di tutti i pubblici spettacoli. Il teatro ha dormito un sonno indotto di mesi. Ieri, finalmente, nella gioia e nell’emozione di tutti, il pubblico è tornato in sala. Il Teatro Pergolesi di Jesi ha riaperto finalmente le sue porte alla città. Il pubblico è tornato a sedersi qui in platea, ordinato e con due ordini di ingressi – laterale per la platea e ingresso principale per l’accesso ai palchi – nel pieno rispetto di tutte le misure di prevenzione anti-Covid. Un’emozione davvero per il primo spettacolo in presenza dopo il lockdown.
La 54esima Stagione lirica di tradizione riprende esattamente da dove si era interrotta e questa, è stata davvero una “Notte per me luminosa”.
L’opera – su soggetto e testo di Dario Oliveri – è stata scritta nel 2016 e proposta dalla Fondazione Pergolesi Spontini in una nuova produzione e con un nuovo allestimento, realizzato dal proprio laboratorio scenografico a Jesi. La regia, come detto, è firmata dallo jesino Matteo Mazzoni.
«Rientrare in teatro è riaccendere le emozioni e la magia – dice entusiasta Lucia Chiatti, direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini – siamo davvero felici». Una serata ricca di emozioni per la Fondazione Pergolesi Spontini. La magia della lirica tornerà a vivere anche oggi pomeriggio alle 16.
«È bello, emozionante, è come un doppio compleanno – conclude Matteo Mazzoni – tornare in teatro, con un team di professionisti consolidato negli anni e nel corso di tante produzioni liriche, e vedere di nuovo il pubblico in sala è una festa, una bella festa».