PESARO – Dopo l’Albero della Sostenibilità, realizzato con oltre 6.000 bottiglie di plastica riciclata, che dal cortile d’onore del Palazzo Ducale ha illuminato il Natale dei pesaresi, tra la Prefettura di Pesaro Urbino e Marche Multiservizi una nuova collaborazione per veicolare tramite l’arte messaggi quali la sostenibilità ambientale e l’economia circolare. Una sinergia virtuosa realizzata grazie a Scart, progetto artistico del Gruppo Hera, con cui vengono realizzate opere e installazioni esclusive fatte al 100% di rifiuti.
In questo caso, grazie agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, è stata realizzata nell’anticamera di ingresso al piano Nobile di Palazzo Ducale una esposizione di 4 opere raffiguranti altrettanti ritratti di personaggi sportivi italiani. “Dino Zoff” di Chiara Gulmini realizzato con ritagli di palloni da calcio, di tessuti e di cuoio e frammenti vitrei e di plastica; “Alberto Tomba” di Anita Penna che ha lavorato all’opera con scarti di pelle, ritagli di tessuti plastici, cerniere e scaglie in plastica; “Sofia Goggia” ancora di Chiara Gulmini che ha realizzato l’opera con scarti di pelle, ritagli di tessuti, parti di accessori di moda e scarti di plastica. Sempre di Chiara Gulmini “Yuri Chechi” realizzato con ritagli di tessuti, scarti di pelle, accessori di moda e bottoni.
«Crediamo nel valore della cultura e dell’arte per veicolare più facilmente messaggi legati alla sostenibilità ambientale e all’economia circolare – spiega l’amministratore delegato di Marche Multiservizi Mauro Tiviroli – Con iniziative come questa esposizione, così come a Natale con l’Albero della Sostenibilità, riusciamo a promuovere e a diffondere maggiormente tra i cittadini questi valori in particolare tra quelli più giovani. Con Scart, un’eccellenza del Gruppo Hera, una sinergia virtuosa per salvaguardare l’ambiente con il sostegno della Prefettura di Pesaro Urbino. In tal senso mi sento di rivolgere un ringraziamento particolare a sua eccellenza il Prefetto dottoressa Emanuela Saveria Greco per l’attenzione e la sensibilità che pone su queste tematiche».
Scart è il progetto del gruppo Hera che trasforma i rifiuti in opere d’arte. Un progetto artistico e di comunicazione che trasforma i rifiuti industriali in opere d’arte, grazie alle partnership con artisti e alcune fra le più importanti Accademie di belle Arti italiane, fra cui quelle di Milano-Brera, Firenze, Bologna, Ravenna e Carrara. Nei laboratori e nelle materioteche Scart i rifiuti prendono la forma di oggetti e complementi d’arredo, di quadri, di scenografie teatrali o abiti di scena, ad esempio. Oppure di statue umane o animali, giocattoli, strumenti musicali, in un elenco che potrebbe continuare a lungo. In un quarto di secolo di attività sono state accumulate oltre 1.000 opere esposte in decine di mostre in tutto il Paese