Una visita veloce ma emozionante all’amica di un tempo, Virna Lisi, quella di Pier Luigi Pizzi, scenografo e costumista tra i più importanti del teatro italiano. Il maestro, 93 anni, presenta oggi al Teatro Pergolesi il suo libro autobiografico Non si può mai stare tranquilli. Incontri di vita e di teatro, ma non ha voluto mancare all’appuntamento con la grande attrice cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi rende omaggio con la mostra “Virna Lisi, diva e antidiva” allestita a Palazzo Bisaccioni, ideata da Mauro Tarantino. Ad accompagnarlo nel percorso il direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini, Lucia Chiatti.
Pizzi ha lavorato più volte con l’attrice nata a Jesi nel 1936 e scomparsa a Roma nel 2014, diva degli anni più gloriosi del cinema italiano, attrice pluripremiata ed icona di eleganza, ma anche donna schiva e riservata, capace di rinunciare allo star system di Hollywood per non trascurare gli affetti della famiglia. Tra le prime esperienze, quella del 1961 sul set della miniserie televisiva Il caso Maurizius di Anton Giulio Majano di cui fu costumista. Nel 1965 firmò le scenografie del film Un vergine per il principe (1965), regia di Pasquale Festa Campanile e scenografie di Pizzi, con Vittorio Gasmann nel panni del principe Vincenzo Gonzaga e Virna ad interpretare la figura di Giulia Albizzi. Nello stesso anno, per uno dei molteplici episodi del film Made in Italy di Nanni Loi, realizzò l’abito di scena dell’attrice insieme allo stilista Valentino. Del 1968 la ritrovò protagonista in Tenderly con la regia di Franco Brusati, una produzione italo-inglese di cui firmò scene e costumi.
«Ho lavorato con Virna Lisi in più occasioni, era un’artista di enorme talento, una persona squisita, vera, della quale conservo uno splendido ricordo», ha ricordato Pier Luigi Pizzi nel visitare la mostra. «Con Virna – ha aggiunto – non solo abbiamo fatto diversi film insieme, che ho visto documentati in questa bellissima mostra, ma ho avuto anche la possibilità di stringere una bella amicizia. Per molti anni ci siamo frequentati a Roma. Era una creatura molto speciale perché al di là di quella sua bellezza assoluta aveva una dolcezza particolare, era limpida, un’amica straordinaria di grande generosità e anche di grande umorismo. Ci siamo fatti molte risate insieme negli anni in cui ci siamo frequentati».
«Era solare. Aveva una luce che proveniva dagli occhi, dalla sua bocca…. Quel suo famoso sorriso (l’attrice fu protagonista di una celebre pubblicità su Carosello, ndr) … be’ mi ha molto emozionato ritrovarlo qui, in tutte queste immagini di una donna che è stata icona nel cinema italiano e non solo. Ed è stata anche un’eccellente attrice di teatro».