ANCONA- Inteatro Festival è nel pieno del suo corso. Iniziato il 19 giugno, tra Polverigi ed Ancona, registra la sua quarantunesima edizione. Lo storico Festival, nato tra le colline marchigiane, presenta un’edizione tra danza italiana e compagnie internazionali.
Fino al 23 giugno, Inteatro ospiterà 15 titoli per 55 artisti che si esibiranno per 24 repliche in 8 diversi spazi delle due città coinvolte. Gli artisti coinvolti nell’edizione 2019 vengono da Brasile, Gran Bretagna, Belgio, Israele, Singapore, India, Italia. Anna Basti e Chiara Caimmi, Berlin, Claudia Catarzi, Dewey Dell, Chiara Frigo, Iole La Sala, Salvo Lombardo, Andrea Costanzo Martini, Pietro Marullo | Insiemi Irreali Company, P/In The Bucket Collective, Alice Ripoll, Luca Silvestrini, T.H.E Dance Company, Enrico Ticconi e Ginevra Panzetti, Davide Valrosso.
Questo weekend, gli appuntamenti ad Ancona: oggi, 21 giugno, al Salone delle feste del Museo Archeologico Nazionale delle Marche, lo spettacolo partecipativo dedicato al cibo di Luca Silvestrini “Food Può contenere tracce di…” prodotto da MARCHE TEATRO e Protein che torna a grande richiesta dopo il successo dello scorso anno. Un’esperienza sensoriale e partecipata con al centro il cibo e il nostro sempre più articolato rapporto con il mangiare. Tra danza, musica e parole, gli spettatori (56 a sera) si siederanno intorno a 7 tavoli tematici e si immergeranno in una serata conviviale accompagnati dai due performer Simone Donati e Virginia Scudeletti. Lo spettacolo vanta l’ideazione e la coreografia di Luca Silvestrini con Orlando Cough; Silvestrini è originario di Jesi, expat a Londra, fondatore della Compagnia di successo Protein e vincitore di numerosi premi. L’operazione all’interno del Museo Archeologico prevede un biglietto che comprende una speciale visita al museo e lo spettacolo a seguire.
Nel suggestivo spazio della Chiesa di San Gregorio Illuminatore di Ancona, la Compagnia belga Berlin propone lo spettacolo di teatro partecipativo “Perhaps all the dragons”, per 30 spettatori alla volta per 3 repliche al giorno. Stasera, 21 giugno, alle ore 18, 19.30 e 21.30 e 22 e 23 giugno alle ore 18, 19.30 e 23, una grande struttura ovale sul cui perimentro sono montati 30 schermi/storie. I registi Bart Baele e Yves Degryse propongono un’installazione teatrale esteticamente irresistibile e dai contenuti intelligenti che ha spopolato in tutta Europa. Il collettivo artistico Berlin approccia ogni lavoro con strumenti differenti, costante è solo lo sguardo documentaristico, non sono solo teatro, né pura installazione, non sono solo cinema, ma sono teatro sociale, installazione antropologica, il tutto realizzato come una docu-fiction.
Sempre questa sera, 21 giugno, a Polverigi: nel Parco di Villa Nappi, Pietro Marullo con Insiemi Irreali Company propongono il loro “Wreck – List of extinct species”, un progetto che unisce movimento e arti plastiche. Pietro Marullo è un artista eclettico che ama mixare i linguaggi e le discipline. Qui insieme alla sua compagnia, gruppo dal numero variabile che si espande e contrae a seconda del progetto, propone una soft sculpture, una bolla d’aria fluttuante nello spazio che assume forme polimorfe che fagocita e sputa corpi.
Al Teatro della Luna di Polverigi la prima nazionale di “Himalaya drumming”, dell’artista Chiara Frigo: un lavoro che inaugura un periodo di ricerca sui temi della spiritualità nell’arte e che ha vinto numerosi bandi tra i quali il bando per residenze del Dance Base di Edimburgo. Chiara Frigo presenta a INTEATRO Festival questa nuova creazione che rappresenta il ritorno della coreografia sulla scena. Un ritorno a casa, all’indagine sul movimento e allo stesso tempo un modo per esplorare nuove pratiche. E trasformare una coreografia in un’esperienza ritmica collettiva. Subito dopo Iole La Sala propone i suo “Re-Body” nel suggestivo spazio della Chiesa di Villa Nappi.
La serata prosegue al Parco di Villa Nappi con Salvo Lombardo e i Chiasma presentano “Outdoor dance floor”, una performance concepita come una piattaforma da ballo dove si mescolano danza, musica e visioni. I performer Daria Greco e Salvo Lombardo tessono i punti di un’azione coreografica su una serie di sequenze di movimento imitabili e sostenute dalla relazione con la pulsazione musicale, sonora e visiva di un live set multimediale. Dopo l’azione coreografica il pubblico sarà invitato ad unirsi alla danza in un atto di pura condivisione, socialità e aggregazione di corpi. Il lavoro è sostenuto nell’ambito del Progetto Crossing The Sea.
Sabato 22 giugno ad Ancona al Teatro delle Muse alle ore 21 va in scena, in prima nazionale, la Compagnia di Singapore T.H.E Dance Company con il loro “Invisible Habitudes”, una performance creata usando la metodologia del “corpo cavo”, un approccio basato sull’improvvisazione che si concentra sulla relazione tra mente, corpo e cuore, in cui il corpo si fa contenitore vuoto pronto a contenere il mondo dell’individuo. La coreografia è di Kuik Swee Boon che con T.H.E Dance Company lavora attraverso il linguaggio della danza, dove la solidità e la fluidità si intersecano, in un dialogo tra il corpo e il suo ambiente. Un nuovo modo di abitare lo spazio è presente nel lavoro di questa compagnia di Singapore riconosciuta dal National Artes Council e presente con le sue creazioni nei più prestigiosi festival del mondo. T.H.E Dance Company è tra i partner stranieri che collaborano alla realizzazione del Progetto Crossing the sea.
Chiude il Festival domenica 23 giugno ad Ancona la Compagnia Alice Ripoll dal Brasile con lo spettacolo “Cria”. La danza si fa eros e si incontra/scontra con il lato “fanciullo” dei danzatori, in un’esplosione di corpi, musica e voci che rendono potente il lavoro. I movimenti sensuali delle danze di strada di Rio de Janeiro nascono da una confluenza tra samba, hip hop e spirito delle favelas, la ricerca della coreografa inventa un nuovo linguaggio profondamente aderente alla composizione sociale e multietnica tipica del Brasile. Ispirato al Passinho, uno stile di danza urbana di Rio, la performance indaga il concetto di creazione, i suoi modi e le sue possibilità: creare uno spettacolo, creare una nuova tecnica, creare una nuova vita. La danza neonata qui trasforma la violenza dell’attuale contesto brasiliano in potere creativo. La coreografa Alice Ripoll è eclettica e abbraccia con il suo lavoro diversi stili di danza contemporanea e urbana brasiliana, attraverso una ricerca che tenta di mutare in movimento le esperienze e i ricordi dei ballerini. Replicano Food Può contenere tracce di…e Pheraps all the dragons.
Informazioni e prenotazioni biglietteria 071-52525. Per tutto il programma, clicca qui.