SENIGALLIA – Anche il Musinf ricorda il fotografo Ara Guler. Il noto artista morto due giorni fa a Istanbul, dov’era nato, è un nome caro a molti esponenti della cultura fotografica senigalliese. Per omaggiarlo il museo comunale d’arte moderna, dell’informazione e della fotografia ha esposto una sua fotografia vintage donata proprio da Guler al polo didattico cittadino, al termine di una mostra che si è tenuta nel 2010.
Presentata dall’allora assessore alla cultura del Comune di Senigallia Stefano Schiavoni, l’esposizione di 50 scatti scelti dall’autore Ara Guler si configurava come una mostra di rilievo nazionale per riscoprire il forte legame dell’Europa con la cultura araba nell’anno in cui la sua Istanbul era stata nominata “Capitale Europea della Cultura”. Circa tremila i visitatori in sole tre settimane, a testimonianza dell’importanza della mostra e soprattutto – se mai ce ne fosse bisogno – dell’artista turco.
Ara Guler era nato a Beyoglu, un sobborgo di Istanbul, nel 1928 da genitori armeni. Aveva appena compiuto novant’anni. Era un fotoreporter di fama mondiale, avendo pubblicato immagini su molti quotidiani e con agenzie prestigiose quali la Magnum, la rivista statunitense Time-Life, dopo gli incontri con Marc Riboud e Henri Cartier-Bresson.
Il suo lavoro lo aveva portato in tutto il mondo, ma la fama era sopraggiunta per Ara Guler con le immagini di Istanbul in bianco e nero che coglievano l’anima della città e la sua vitalità tra il 1950 e il 1975. Il suo lavoro comprendeva immagini delle moschee e dei monumenti più famosi della città, immagini dei lavoratori colti nella quotidianità della vita. Indimenticabili i suoi scatti di Istanbul coperta da una coltre di neve, anche quelli esposti a Senigallia.