Cultura

Sesso e potere nel mondo dell’arte

L’artista serba Tanja Ostojic ieri 4 febbraio ha presentato a Palazzo Pianetti due video istallazioni della serie Strategies of Success

Un momento della presentazione

JESI – L’artista serba Tanja Ostojic ospite ieri pomeriggio alla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pianetti. L’occasione per inaugurare due video della serie Strategies of Success / Serie dei curatori” (2001-2003), organizzata dall’associazione culturale AltroQuale, nata a Jesi nel novembre 2014 con l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea, e dall’assessorato alla cultura del comune di Jesi. La mostra della Ostojic compongono la seconda di quattro mostre di artisti internazionali, lo scorso dicembre infatti aveva ospitato Can Sungu.

Tanja Ostojic

Tanja Ostojic, nata a Belgrado, da alcuni anni vive e lavora a Berlino. I due video in esposizione mostrano la sua capacità di usare la provocazione e l’ironia per mettere in discussione e sovvertire i sistemi di potere, siano essi espressione delle politiche migratorie degli stati dell’Unione Europea o, come in questo caso, interni al mondo dell’arte. Le relazioni di potere e sesso all’interno del sistema dell’arte sono al centro di entrambe le performance documentate dai video esposti. In I’ll Be Your Angel (2001) l’artista accompagna il Direttore della Biennale Harald Szeemann nei giorni di inaugurazione della 49a edizione, interpretando il ruolo della sua escort – il suo Angelo. Celato sotto un elegante vestito preparato da un atelier parigino, il monte di Venere dell’artista ha un quadrato di peli pubici: «esplicito richiamo al quadrato suprematista di Malevic che solo Szeemann ha il permesso di vedere, così trasformandolo in lavoro ufficiale della Biennale» ha spiegato Cristiano Berti presidente di AltroQuale.

In Be My Guest (2001), invitata a partecipare all’importante mostra collettiva “Gravità Zero”, cena con il curatore Bartolomeo Pietromarchi al Palazzo delle Esposizioni di Roma e poi fa il bagno nella Jacuzzi con il critico d’arte Lodovico Pratesi. Il corpo femminile, la politica e l’economia si incontrano in queste performance di Ostojic, mettendo a nudo le trame che sostengono le relazioni sociali. «Abbiamo deciso di portare queste forme d’arte a Jesi per farle conoscere – ha aggiunto Berti – magari poche opere ma complesse e perfomative come queste di Tanja. Sposata per ottenere il passaporto europeo, l’artista ha lasciato la Serbia ed è arrivata in Germania dove vive». «Una sovversione tipicamente femminile c’è dietro queste opere – ha aggiunto Tanja – Sono molto contenta di essere conosciuta dal pubblico jesino».