ANCONA – «Silenzio, motore, azione». Il primo ciak intorno alle 10.30 di stamattina (24 giugno). Alessandro Siani, il comico napoletano, si ripara dal sole sotto un gazebo insieme ai tecnici. «Io e te dobbiamo parlare», il prossimo cinepanettone di (e con) Siani – in coppia assieme a Leonardo Pieraccioni – ha preso il via stamane.
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I tir, i camion, i van e i furgoni della produzione hanno invaso piazza Roma. Il Comando di polizia locale di via dell’Industria sorvegliava che tutto andasse per il meglio. I curiosi sono stati fatti allontanare. Nel perimetro del set, sono stati infatti apposti i nastri bianchi e rossi.
In tanti sperano in un selfie con i due attori, ma le scene sono blindate. Intanto, si sa solo che il ciak di oggi è ambientato nella parte alta di Corso Mazzini, nel tratto compreso fra la Trattoria Le Tredici Cannelle e lo store di Zara. La troupe ha infatti posizionato tutta l’attrezzatura davanti alla fontana del Calamo.
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Il ciak, la gente che entra ed esce dai negozi, le comparse che ripetono le scene e la regia che dirige: si tratta di una presunta rapina all’interno della gioielleria Giorgi, di Corso Mazzini. Alcune insegne dei vicini negozi e esercizi commerciali sono state coperte per esigenze di copione.
La pellicola è una produzione Italian International Film con Rai Cinema, prodotta da Fulvio e Federica Lucisano e sarà una distribuzione 01 Distribution. Una storia coinvolgente, nei luoghi più suggestivi della città, con 38 giorni di produzione e ben 500 comparse. Le riprese si svolgeranno al porticciolo di Marina Dorica, in molte vie del centro e zone limitrofe. Telecamere accese in Piazza San Francesco, Piazza del Papa, Piazza della Repubblica, Corso Mazzini, i Laghetti del Passetto.
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Motori in azione persino nella sede del Museo Archeologico delle Marche, in alcuni esercizi commerciali e in altrettante case e ville private dell’anconetano. Altre location per esigenze di copione sono state individuate tra Jesi, Numana e la piccola Osimo.