SMERILLO – La delicata questione del terremoto sta alimentando solidarietà e vicinanza. E in una delle località più colpite, in provincia di Macerata, Smerillo, si inaugurerà domenica 16 il festival “Le parole della Montagna”. Da domani fino al 23 luglio, artisti, filosofi, comici e musicisti animeranno uno dei borghi in cui, nonostante i problemi, si respira forte la volontà di ripartire. Presentato in regione, il festival si propone soprattutto come strumento di cambiamento, conferendo alla fragilità dei problemi locali una dimensione diversa, un’occasione per scoprire fin dove l’uomo può spingersi e scoprire i suoi limiti. Ma il festival è soprattutto una ricerca del legame con la montagna e l’invisibile, il sentimento e le parole che dimorano in noi e che possono comunicare gli stati d’animo. Il direttore artistico Simonetta Paradisi specifica: «Se la montagna è venuta giù vuol dire che siamo tutti fragili, prendiamone atto e decliniamo la riflessione in termini positivi come opportunità di rinnovamento e nascita». Il festival, attivo da ben due edizioni, ha visto la partecipazione nelle scorse annate di un buon numero di spettatori che fa ben sperare per la prossima edizione.
IL PROGRAMMA
Dopo l’escursione sui Monti Sibillini di domenica 16, il festival darà il via a delle serate cinematografiche con topos la fragilità. Presenti pellicole del Trento Film Festival e un documentario di Pietro Baldaloni. A seguire i rapporti tra uomo e tecnologia con la parola al filosofo Paolo Benanti, la fragilità nei rapporti uomo-donna con lo psicoanalista Luigi Zoja, mentre Neri Marcorè parlerà al pubblico della sua esperienza con il tema della debolezza. A seguire una mostra artistica (Vincenzo Baldini), concerto (Ladri di Carrozzelle, band di diversamente abili), e la recitazione di alcune poesie ad opera di vari autori contemporanei. Previste attività per bambini e i racconti di Elena Belmontesi.