Giunge al termine con ottimi risultati la stagione teatrale estiva nelle Marche e ora si guarda alla programmazione autunnale con un ritorno nei luoghi chiusi e nel rispetto delle norme anti-contagio. Abbiamo fatto il punto della situazione con il direttore Amat Gilberto Santini.
«Una riapertura molto buona che è andata anche al di sopra di ogni nostro più rosea aspettativa – ha commentato il direttore Amat -. All’inizio pensavamo che, dopo i lunghi mesi di lockdown e la chiusura prolungata, potesse esserci una disaffezione degli spettatori invece non è stato così. Il teatro inoltre si è rivelato uno dei luoghi più sicuri. C’è stata una risposta carica di passione da parte degli spettatori con capienze ridotte, sì, ma abbiamo anche dato vita ad appuntamenti con 500 posti nei grandi spazi all’aperto».
«Insomma un’estate di grande serenità che ci ha confermato che c’è bisogno e c’è desiderio di fare teatro e la gente è tornata a fare ciò che amava – ha aggiunto Santini -. Questo ci ha molto colpito e in alcuni casi commosso e abbiamo constatato, con grande gioia, la precisione e l’attenzione degli spettatori nel rispetto dei protocolli anti contagio che prevedeva la misurazione della temperatura, l’ingresso e l’uscita muniti di mascherina oltre al distanziamento sociale. Tutti insomma sono stati molto precisi nel non turbare questo ritorno al teatro nel rispetto delle norme».
«Ora ripartiamo con la programmazione autunnale per la quale abbiamo grande fiducia e che vedrà uno scenario innovativo – ha proseguito il direttore Amat -. Il nuovo decreto del presidente Luca Ceriscoli di due settimane fa ha previsto che è possibile ora calcolare le sedute in modo diverso e arrivare quindi a due quinti della capienza normale; questo ci consentirà di avere un po’ più di agio e proprio in linea con queste nuove direttive stiamo mettendo in campo un progetto bello ma anche di “passaggio” dato che non potremmo proporre le stagioni di prosa come gli anni passati».
Nel dettaglio «si tornerà a teatro nelle platee delle Marche: una sorta di contenitore all’interno del quale vogliamo appunto raccontare le Marche recuperando anche degli spettacoli annullati a causa del lockdown. Dunque programmazioni miste e diverse. Una stagione che ci accompagnerà, per ora, fino a dicembre in attesa di sapere se lo stato di emergenza sarà prolungato o meno – ha concluso Santini -. Il teatro non mancherà anche se al momento le produzioni sono pressoché ferme. Speriamo di poter comunque puntare su questi nuovi format innovativi creati ai tempi del Covid».