FALCONARA – Torna tra Jesi, Chiaravalle, Montemarciano e Monte San Vito la rassegna Tespi/Malati di Niente, teatro sociale e promozione della salute mentale che vede uniti nella proposta diversi enti e associazioni. Il festival è curato, infatti, dal Teatro Giovani Teatro Pirata/Rete del Sollievo con il sostegno della Regione Marche attraverso cofinanziamento dell’Unione Europea, in collaborazione con Coos Marche, Ambito territoriale sociale 12, Asp ambito 9, Ast Ancona, Amat Associazione marchigiana attività teatrali, Fondazione Pergolesi Spontini, ministero della cultura, associazione culturale Luoghi Comuni, La Casa di Asterione e i Comuni di Jesi, Chiaravalle, Monte San Vito e Montemarciano, anche se la presentazione del cartellone s’è svolta stamattina nelle sale del Museo della Resistenza a Falconara alla presenza di tutti gli organizzatori.
«Il teatro, forse, in quanto evento che per esistere richiama una comunità, è sempre sociale – spiega il direttore artistico Simone Guerro –. Ma non si può non distinguere tra un teatro che si prende cura delle persone e un altro che le sfiora, tra un teatro che rivela e un altro che fa il verso, tra uno fatto con il territorio e un altro che lo attraversa. C’è spazio per tutti e ogni teatro va bene, ma di fronte a un lavoro che ogni giorno coinvolge spontaneamente centinaia di persone che vogliono vedere, mostrandosi, e dire, giocando al teatro, di fronte a un progetto che mette in rete il territorio facendo teatro, si deve pur mettere l’accento e che sia pure la parola “sociale” questo accento. Non è un teatro che cura ma che ha cura, che non scandalizza, ma cicatrizza, perché della ferita fa la sua bellezza. Tespi/Malati di Niente è il frutto di una collaborazione più che decennale che per la prima volta si presenta con un programma unico. Un traguardo che, come al solito, sarà un passaggio, in un viaggio che ancora non conosciamo, e di cui, forse, non vogliamo conoscere la meta».
Nutrito il programma di appuntamenti che comincia il 27 novembre e si conclude il 6 dicembre prossimo e che prevede anche la partecipazione-concerto del cantautore livornese Bobo Rondelli.
Si comincerà il 27 novembre alle 16 all’associazione Serenamente in via Leopardi 10 a Falconara con la tavola rotonda “Promozione della salute mentale e inclusione sociale. La cura nell’ottica dell’integrazione sociosanitaria” L’incontro pubblico a ingresso gratuito parla di cura e di disagio mentale, attraverso un nuovo paradigma: l’unità di cura e di trattamento non è più l’individuo ma la sua famiglia è la comunità in cui vive. Quindi toccherà alla singolare figura dell’artista livornese Bobo Rondelli, cantautore, attore e performer graffiante e poetico, al centro di due eventi imperdibili: a Monte San Vito giovedì 28 novembre alle ore 21, al centro turistico culturale Carlo Urbani, con ingresso gratuito, la proiezione di “L’uomo che aveva picchiato la testa”, il docufilm sulla vita e sulle canzoni di Rondelli realizzato dall’amico Paolo Virzì. Rondelli sarà poi in concerto al teatro condominiale La Fortuna sabato 30 novembre alle ore 21 con la sua musica intensa e ironica che unisce rock, jazz e canzone d’autore.
Il delicato tema dell’anoressia e dei disturbi alimentari sarà al centro della proposta riservata alle scuole per le giornate del 27 novembre al teatro La Fortuna di Monte San Vito, e del 28 novembre al teatro Moriconi di Jesi, con quattro recite, due per teatro, dello spettacolo “Perfetta? Quasi perfetta” di Valeria Cavalli, regia di Claudio Intropido con Claudia Veronesi. Lo spettacolo vede in scena una giovane attrice che racconta la storia di Alice, vittima di se stessa e del bisogno di modificare il suo corpo per adattarsi alle regole del mondo social.
Venerdì 29 novembre il festival arriva a Chiaravalle con due eventi: alle 17.30 nelle salette del teatro comunale Giacconi si presenta il libro “La malattia che cura il teatro” segue alle ore 21, sempre al teatro comunale Giacconi, lo spettacolo “Fratelli” della compagnia teatro La Ribalta Kunst Der Vielfalt, con regia, costumi e scene di Antonio Viganò, protagonisti Michele Calcari e Paolo Grossi.
Il programma prosegue venerdì 6 dicembre con una giornata dedicata al Teatro Sociale Marche, la rete di soggetti che operano professionalmente nelle Marche nell’ambito di Teatro Sociale e di Comunità. Si inizia a Monte San Vito alle ore 16 al centro Carlo Urbani con lo “Speed Date”, una giornata di conoscenza tra artisti e operatori allo scopo di mappare la realtà esistente e sviluppare percorsi di collaborazione. Segue alle ore 18.30 al teatro condominiale La Fortuna di Monte San Vito lo spettacolo “Aspettando Godot. Forse Beckett o forse la vita intera”, performance finale del laboratorio della Rete del Sollievo Ambito 12 a cura di Teatro Giovani Teatro Pirata, con la regia di Lorenzo Bastianelli e Marinella Sbiroli. La serata si chiude al teatro comunale di Chiaravalle con “Yume. Nulla si Spegne” della compagnia MeTa Teatro, regia e drammaturgia di Elisa Maestri. Per l’intera durata della rassegna al centro turistico culturale Carlo Urbani di Monte San Vito si terrà anche la mostra “Fuori Colore” con le opere dell’Atelier di pittura Servizio Sollievo Ats 12, a cura di Andrea Marconi e Silvia Tobaldi.