Cultura

Torna Animavì. Pergola protagonista con il Festival del cinema di animazione

Si svolge dall'11 al 15 luglio. Sedici le opere in concorso in cinque giornate di eventi. Tra i protagonisti delle serate Neri Marcorè, Roberto Herlitzka, Goffredo Fofi e Rezo Gabriadze. Il "Bronzo dorato" assegnato a Wim Wenders

Ad Ancona la presentazione del festival Animavì
Ad Ancona la presentazione del festival Animavì

Il Bronzo dorato dell’International film festival of poetic animation quest’anno sarà assegnato a Wim Wenders. Torna a Pergola la terza edizione di Animavì, la prima kermesse al mondo dedicata all’animazione poetica e d’autore. L’evento, patrocinato dalla Regione, si svolge a Pergola dall’11 al 15 luglio e quest’anno assegna il premio alla carriera al regista tedesco, vincitore della Palma d’Oro a Cannes nel 1984 e dell’Orso d’oro alla carriera nel 2015.

L’iniziativa è stata presentata, martedì 26, ad Ancona a Palazzo Leopardi. «Questo festival – ha detto il vicepresidente del consiglio regionale Renato Claudio Minardi – si inserisce nel solco della lunga tradizione creativa marchigiana e nella straordinaria ricchezza culturale della nostra regione, quella di Raffaello, Rossini, Leopardi, Bramante. La cultura svolge un ruolo fondamentale per lo sviluppo della comunità, aiuta a crescere, stimola la creatività e il senso critico, ed è un importante volano per il turismo. Il festival sta crescendo, propone eventi in grado di attrarre molto pubblico, ospita personaggi prestigiosi a livello internazionale e rappresenta una grande opportunità per Pergola, per valorizzare il museo dei Bronzi dorati, ma anche per l’entroterra e per tutte le Marche».

Nel corso di Animavì saranno proiettate le 16 pellicole per il premio miglior film di animazione e le 8 opere per lo speciale Scuola del Libro di Urbino. A giudicare le opere, diverse per stili e provenienza (dalla Cina all’Europa, al Medio Oriente) saranno Manfredo Manfredi, autore della sigla di Carosello – sua la firma del manifesto dell’edizione 2018 -, il poeta “paesologo” Franco Arminio e l’attrice Alba Rohrwacher, che sarà raggiunta dalla sorella Alice, regista e sceneggiatrice, nella serata del 31 luglio.

Direttore artistico di Animavì è Simone Massi, tra i massimi esponenti dell’animazione internazionale. In merito alla scelta di Wim Wenders, al quale il premio sarà molto probabilmente consegnato a settembre, Massi ha parlato «di uno dei più grandi registi del nostro tempo, un poeta del cinema che, con la sua opera, ci accarezza il capo e sussurra parole di speranza».

Tra i protagonisti delle serate Neri Marcorè, Roberto Herlitzka, Goffredo Fofi e Rezo Gabriadze. I numeri del festival, con 5 giornate di eventi, 80 giovani volontari e oltre 3mila spettatori, confermano la forza della manifestazione.

«Oltre ai giorni di festival – aggiunge il direttore organizzativo Mattia Priori -, la cosa importante è che andiamo a riscoprire nella nostra terra, così come i Bronzi scoperti sotto terra, questa forma di espressione. Stiamo ridando valore all’animazione, un prodotto culturale tipico delle Marche, in particolar modo dell’entroterra pesarese, grazie alla Scuola del libro di Urbino, la più antica d’Italia e una delle più prestigiose d’Europa. Accanto a questo aspetto, c’è la dimensione internazionale di Animavì, con il coinvolgimento di tantissimi autori di tutto il mondo che vengono a scoprire le Marche».

«Le Marche – aggiunge Leone Fadelli, presidente dell’associazione culturale organizzatrice del festival Ars Animae – propongono un turismo di ricerca nei piccoli borghi, nei castelli, nella pluralità, dove si possono scoprire cose profonde. Animavì vuole riscoprire questo tipo di arte così autentica, artigianale e vera come l’animazione poetica, nella quale gli artisti occupano ore e ore di tempo per comporre un cortometraggio, un linguaggio che nasce dalla tradizione e dalla memoria, profondamente legato alla cultura marchigiana». Gli eventi del Festival e del fuori festival, come ha spiegato Silvia Carbone della segreteria organizzativa, saranno ospitati a Pergola nei Giardini di Casa Godio, a Casamavì, al teatro di Cagli e in alcuni comuni del territorio.

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