ANCONA – Dopo la lettera inviata da dodici assessori alla Cultura, tra cui Paolo Marasca (Ancona), al Governo e ai Ministri Franceschini e Catalfo, per chiedere misure specifiche di sostegno per il settore della cultura, si è svolta una riunione in videoconferenza con il Ministro dei Beni culturali. In rappresentanza dei dodici promotori dell’appello, gli assessori alla Cultura Luca Bergamo (Roma), Eleonora De Majo (Napoli), Filippo Del Corno (Milano), Barbara Grosso (Genova), Francesca Leon (Torino), Paola Piroddi (Cagliari) e Tommaso Sacchi (Firenze), hanno incontrato in videoconferenza Franceschini insieme ai vertici della struttura tecnico-giuridica del Mibact.
Tra le richieste formulate al ministro dei Beni culturali, quelle di istituire un tavolo di confronto per la gestione della crisi e avviare da subito un confronto sulla strategia di rilancio e ricostruzione che coinvolga Ministro, vertici della struttura tecnica e assessori dei Comuni. E ancora estendere la possibilità di sponsorizzazioni e donazioni defiscalizzate in regime Art Bonus al numero più ampio possibile di iniziative e investimenti culturali; studiare modalità a supporto delle micro, piccole e medie imprese, cooperative e associazioni culturali; avanzare proposte al per l’attribuzione del fondo straordinario di 130 milioni di euro già istituito dal Mibact e inserito nel recente Dpcm a supporto di tutte le categorie di impresa o professionali della cultura. Inoltre assicurare misure a sostegno del reddito anche dei lavoratori atipici e intermittenti.
«Siamo convinti che la cultura debba dare il suo contributo alla comunità – dichiara Paolo Marasca, assessore alla Cultura – e per farlo deve funzionare nella maniera migliore. Abbiamo quindi comunicato una serie di possibili soluzioni ai problemi, ma anche modalità per sostenere il territorio attraverso la cultura in un momento così difficile. È giusto che gli operatori della cultura siano sostenuti». L’assessore sottolinea che «la cultura è stata la prima ad essere colpita ed è molto fragile dal punto di vista strutturale, a livello di contratti. Sicuramente contribuirà a ricostruire il senso di comunità, ma sarà anche difficile farla ripartire. Basta pensare allo spettacolo del vivo, perché nei prossimi mesi continueranno ad esserci delle limitazioni. Si prospetta un periodo lungo e non sappiamo quando gli spettacoli potranno riprendere. Nel frattempo stiamo cercando nel nostro piccolo di sostenere chi fa cultura nel territorio e studiando le modalità per la gestione dei prossimi eventi culturali».
«Siamo molto soddisfatti del confronto efficace e diretto con il Ministro – commentano gli assessori – stabilire un dialogo chiaro e costruttivo in questa delicatissima fase storica è una priorità assoluta per le nostre città e per i nostri assessorati. Insieme ai fondi urgenti Cura città, legittimamente chiesti dai nostri sindaci, crediamo sia importante studiare insieme al Ministro iniziative e misure economiche “Cura cultura” che possano rappresentare una reale possibilità di sopravvivenza e ripartenza delle moltissime imprese culturali, fondamentale volano economico del nostro Paese».