Osimo – La villa di Monte Torto di Osimo, uno dei più interessanti e organizzati complessi produttivi di età romana del Piceno, è tornata da poco a splendere. Per anni il sito è versato nella totale incuria, immerso nelle campagne di Casenuove, abbandonato a se stesso sotto una copertura semicrollata tra l’altro con il “nevone” del 2012. I lavori di restauro e recupero portati avanti dalla Soprintendenza dei Beni archeologici però hanno riportato alla luce quel pezzo di storia in tutta la sua bellezza.
Pillola di storia:
L’area ospita i resti di un impianto di produzione agricola di cui è incerta la datazione, fatta risalire tra la fine del primo secolo a.C. e il quarto-quinto secolo d.C. Non è escluso che l’impianto fosse anche una fattoria. Le strutture portate alla luce e ripulite, come gli ambienti dei torchi vinari e oleari, permettono di ricostruire le modalità delle varie fasi di spremitura, raccolta e conservazione dei preziosi liquidi alimentari.
Si possono ancora osservare, particolarmente ben conservate, le basi circolari dei torchi realizzate in mattoncini con la tipica tecnica romana. Frantoi, cantine e magazzino potrebbero essere stati isolati, non uniti cioè alla parte residenziale destinata alla famiglia, secondo uno schema che ritorna in molte altre ville rustiche. Nel corso del quinto secolo, sulle rovine dell’impianto, furono definiti alcuni ambienti di abitazioni costruite con materiali edilizi più antichi: a questa fase appartengono numerosi frammenti di ceramica sigillata chiara e medioadriatica.
Il Comune, che ha contribuito ai lavori della Soprintendenza, ha siglato un apposito accordo per l’apertura e la valorizzazione del sito per i prossimi cinque anni. Il sito sarà luogo di attività didattiche e turistiche, punto di partenza o arrivo per la visita guidata alla storia romana della città. Partendo proprio da Casenuove, porta di Osimo, giovani e adulti possono conoscere le loro radici e arrivare fino in centro storico attraverso un itinerario alla scoperta del passato.