JESI – «Alziamo muri quando dovremmo tendere mani, non ascoltiamo ragioni diverse dalle nostre, non riusciamo ad entrare in contatto gli uni con gli altri, e in un mondo che corre alla velocità della luce, non troviamo più il nostro posto nel mondo. Eppure c’è ancora, da qualche parte, la possibilità di essere umani». Franco Dragone mette al centro del nuovo allestimento di Traviata il personaggio di Violetta.
Una donna fragile che rimane da sola, emarginata e mortificata. Una storia di oggi, come di ieri che Dragone e il cast al lavoro per l’opera di Verdi hanno reso decisamente attuale. «La tecnologia fa passi da gigante, ci permette di entrare in contatto con qualsiasi parte del mondo, ma i pregiudizi e il terrore di questi ultimi tempi impediscono il nostro cammino – la riflessione in videoconferenza del regista italo belga -. Abbiamo paura. Non è difficile immaginarsi, oggi, una comunità virtuale che esterna giudizi senza appello. Non è difficile immaginarsi che una donna venga mortificata ed emarginata. Non è difficile immaginarsi un amore schiacciato dalla gelosia, dalla carriera, dalle differenze sociali. Nonostante tutto, Violetta perdona, si sacrifica e non smette di amare, affronta la morte. Diventa un gigante imponderabile e luminoso la cui umanità inonda tutto ciò che la circonda. Ci mette di fronte alle contraddizioni del nostro tempo, e, con la sua fragilità, ci disarma. Ci ricorda che la vita non è una corsa contro il tempo, non è una scalata solitaria, non è una sfida, ma un lungo atto d’amore a cui non bisogna fare null’altro che abbandonarsi».
Annunciato stamattina che Jesi sarà la sede del “Dragone Studio” in Italia. A capo di Dragone Group, leader su scala mondiale di eventi e spettacoli teatrali, il regista ha fatto questa scelta per valorizzare i giovani talenti, per far maturare quella esperienza che il mondo della cultura richiede. Soddisfazione ed orgoglio per la scelta jesina è stata espressa dall‘amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini William Graziosi, dal sindaco Massimo Bacci e dal vice sindaco Luca Butini. “Traviata” si pone come una “data zero” del Dragone Studio: una relazione strategica tra Dragone Group e Fondazione Pergolesi Spontini, per realizzare nella città natale di Federico II e di Pergolesi un punto di incontro per operatori di tutto il mondo e un centro di produzione che valorizzi le risorse marchigiane, in una prospettiva di collaborazioni internazionali; a tal proposito alla prima saranno presenti importanti produttori belgi. Tra gli obiettivi del Dragone Studio, offrire ai giovani e non solo ai giovani, la possibilità di interagire con il mercato globale dello spettacolo dal vivo, dopo adeguati percorsi di formazione ed esperienze di produzione.
“La traviata” di Verdi in un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini, in scena va in scena venerdì 3 febbraio alle ore 20.30 con repliche sabato 4 febbraio alle ore 20,30 e domenica 5 febbraio alle ore 16, per la Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi nell’ambito della Stagione Lirica unica “Opera Ancona Jesi”. In occasione delle recite si terrà la raccolta fondi per sostenere le attività medico-umanitarie di MSF Medici Senza Frontiere