Intesa Sanpaolo ed Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) hanno condiviso l’importanza e la necessità di attivare un pacchetto di soluzioni dedicato alle aziende del settore in coerenza con quanto previsto dal Decreto Legge “Rilancio” e, in particolare, attraverso il meccanismo dell’Eco Bonus e del Sisma Bonus con agevolazione convertibile in credito d’imposta al 110% cedibile (“Superbonus 110%”) anche a banche e istituzioni finanziarie. Un’opportunità di rilancio del comparto edile stimata in circa 14 miliardi di euro di crediti fiscali, con il contemporaneo sostegno e la creazione di migliaia di posti di lavoro.
Intesa Sanpaolo, nella consapevolezza della necessità di contribuire alla ripartenza del settore e al fine di massimizzare l’efficacia degli incentivi pubblici, metterà a disposizione delle imprese appartenenti al sistema Ance delle soluzioni di finanziamento per rispondere a un duplice bisogno:
sostenere le aziende nella fase di esecuzione dei lavori e rendere liquidi i crediti di imposta acquisiti tramite lo sconto in fattura, immettendo così liquidità nel sistema e riducendo l’esposizione debitoria delle imprese della filiera.
In particolare, una volta completato il quadro normativo di riferimento, Intesa Sanpaolo metterà a disposizione una soluzione finanziaria integrata e modulare che prevede:
• finanziamenti nella forma di “anticipo contratti” finalizzati ad accompagnare le imprese nella gestione degli appalti e nell’esecuzione dei lavori, anche con il sostegno del Fondo Centrale di Garanzia;
• l’acquisto dei crediti d’imposta afferenti agli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio e liquidazione degli stessi con la formula della cessione pro soluto – in modo da renderli smobilizzabili riducendo al contempo l’esposizione finanziaria -, questa soluzione comprende tutti i crediti fiscali afferenti il sistema Casa;
• un servizio di assistenza per le imprese – per il tramite di un primario partner – mediante l’utilizzo di una piattaforma dedicata per la gestione dei passaggi amministrativi e delle certificazioni necessarie in ordine alla gestione fiscale dei crediti di imposta.
Inoltre, per agevolare gli investimenti in beni strumentali funzionali agli interventi di efficientamento energetico e messa in sicurezza antisismica degli edifici, Intesa Sanpaolo metterà a disposizione le seguenti soluzioni, abbinabili alle misure del Decreto Liquidità:
• un finanziamento a medio-lungo termine con una durata fino a 72 mesi e preammortamento sino a 36 mesi;
• prodotti di leasing e di reverse factoring o confirming per il sostegno ai fornitori.
La banca potrà considerare le risultanze del sistema di analisi Ance “Ti accompagno in Banca” come elemento aggiuntivo per la valutazione della sostenibilità dell’impresa e della validità del progetto di sviluppo.
Particolare attenzione verrà rivolta allo studio di soluzioni innovative, coerenti con le norme urbanistiche vigenti tempo per tempo, che possano facilitare il risparmio del suolo attraverso iniziative di recupero e rigenerazione urbana, accelerando al contempo il rinnovamento del patrimonio immobiliare italiano, con particolare riguardo agli sviluppi sul fronte delle smart city».
Inoltre, a completamento dell’offerta, sarà possibile per tutti gli associati accedere al plafond Circular Economy della banca, alle soluzioni formative del Gruppo e, attraverso Intesa Sanpaolo Forvalue, a servizi non finanziari, di e-commerce e di strumenti informatici per favorire la digitalizzazione delle imprese nonché al noleggio di autoveicoli e beni strumentali.
Le imprese associate potranno in aggiunta utilizzare la piattaforma Welfare Hub di Intesa Sanpaolo, dove sono disponibili prodotti e servizi di welfare aziendale da destinare ai propri dipendenti.
«L’obiettivo di questo accordo è rimettere le imprese di costruzioni nelle condizioni di ricevere un sostegno finanziario per l’avvio di nuove iniziative, a cominciare dalle operazioni di rigenerazione urbana, riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli edifici sfruttando le enormi potenzialità del superbonus 110%», commenta il presidente dell’Ance, Gabriele Buia, che aggiunge: «Solo così imprese e famiglie potranno cogliere appieno tutte le potenzialità del nuovo bonus fiscale contribuendo al rilancio del settore e dell’economia».
«Sostenere le imprese del settore delle costruzioni in un momento così importante e, al contempo, delicato qual è l’attuale significa cogliere le enormi potenzialità, per il nostro Paese, di efficientare il proprio patrimonio immobiliare», ha sottolineato Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. «In Italia, infatti, solo il 30% degli immobili appartiene a una classe energetica medio-alta, mentre il resto necessita di lavori di adeguamento. Dotare le nostre abitazioni e città delle migliori tecnologie green oggi a disposizione, consentirà da un lato di migliorarne i consumi e, dall’altro, di ridurne l’impatto ambientale a beneficio delle generazioni future».