Le Marche tra le prime regioni in Italia nell’assegnazione dei fondi europei 2021-2027 alle imprese. Lo rende noto la Regione, spiegando che sono stati attivati 192,5 milioni di euro di fondi comunitari alle imprese. «La Regione – spiega l’assessore regionale Andrea Maria Antonini – si colloca al secondo posto, dopo il Piemonte, nelle risorse attivate nei bandi a sostegno della ricerca, dell’innovazione, degli investimenti produttivi e del credito per le imprese e al primo posto per valore medio delle risorse attivate per impresa (1.403,45 euro) e per abitante (129,98 euro). Le imprese marchigiane sono in assoluto quelle che stanno maggiormente beneficiando delle risorse pubbliche».
Le risorse attivate con i fondi comunitari ammontano a 49 milioni di euro per la ricerca, 44,8 milioni per l’innovazione, 70,4 milioni per gli investimenti produttivi e 20 milioni per il credito. Con una serie di azioni strategiche «fondate su semplificazione amministrativa, coinvolgimento delle aziende di piccole dimensioni e start up innovative, collaborazioni tra imprese e centri per la ricerca e l’innovazione, transizione digitale ed ecosostenibile, benessere dei lavoratori, tra cui la flessibilità dell’orario di lavoro, sostegno al reddito e alla famiglia, attenzione alla salute e al tempo libero» ha rimarcato Antonini.
Così per la ricerca applicata è la velocità di uscita del primo bando e la dotazione dedicata a distinguere la Regione che sostiene progetti dall’avanzato livello di maturità tecnologica e destinati a concludersi con la realizzazione di un prototipo. ‘Ricerca e sviluppo per innovare le Marche’ è il bando, per ben 45 milioni di euro, che si è contraddistinto per l’intensa partecipazione, facendo leva sulla semplificazione amministrativa, puntando a promuovere il forte coinvolgimento delle pmi, la collaborazione delle start-up come fornitori di innovazione e lo sviluppo di iniziative per il benessere dei lavoratori. 433 le imprese partecipanti. 254 i progetti presentati di cui 180 da imprese singole e 74 da filiere di imprese in forma aggregata. 110 milioni i contributi richiesti e 190 milioni gli investimenti proposti. Coinvolte 280 piccole imprese, di cui 39 start-up, 104 medie e 49 grandi imprese.
«Un risultato che evidenzia la spiccata capacità del mondo produttivo marchigiano di lavorare su progettualità altamente innovative – ha rilevato Antonini – per vendere prodotti sempre più in grado di competere sui mercati internazionali. Abbiamo cercato di assicurare il più ampio accesso alle agevolazioni tramite incontri informativi in tutte le province e l’inserimento di semplificazioni applicate alle modalità di rendicontazione secondo regolamenti comunitari. Gli investimenti coinvolgono l’intero ecosistema regionale dell’innovazione – ha continuato – e prevedono importanti collaborazioni tra imprese, anche di piccole dimensioni, università, centri di ricerca, start-up innovative e “Digital Innovation Hub”. Progetti che puntano sull’effettivo trasferimento di conoscenze e competenze innovative nei processi produttivi e sulla messa a terra dei risultati della ricerca per apportare un contributo sostanziale alla crescita economica, allo sviluppo sostenibile, alla centralità e sicurezza della persona e all’inclusione sociale. “La presenza di 65 imprese provenienti da altre regioni e che intendono aprire una nuova sede di investimento nelle Marche evidenzia il ruolo fondamentale esercitato dal sostegno alla ricerca e allo sviluppo sperimentale come volano per l’attrazione di investimenti nella nostra regione».
Al capitolo innovazione un altro primato per le Marche per rapidità di uscita dei bandi e risorse dedicate. 16,7 milioni di euro sono stati destinati allo scorrimento di due bandi Fesr della precedente programmazione 2014-2020 per accelerare la digitalizzazione dei processi produttivi e rafforzare la competitività sui mercati internazionali. Il bando aperto ‘Innovazione di prodotto sostenibile e digitale’ (scadenza domande 28 marzo 2024) destina 28 milioni di euro ai progetti di innovazione e diversificazione di prodotto o di servizio. Mira a rafforzare e rilanciare la competitività, nazionale e internazionale, delle piccole medie imprese marchigiane (Pmi) facendo dialogare le potenzialità del digitale con la sostenibilità produttiva (Twin Transition).
«Le misure per rafforzare la competitività delle PMI marchigiane passano dal supporto in progetti di realizzazione e commercializzazioni di prodotti o servizi nuovi o migliorati attraverso l’applicazione di soluzione basate sulla twin transition (innovazione digitale e sostenibilità), l’adozione di nuove strategie di marketing utili a commercializzare il prodotto in mercati obiettivo, l’introduzione di nuove figure professionali (temporary export manager e digital export manager) e la premialità per il benessere dei lavoratori» ha spiegato Antonini.
Le risorse saranno ripartite tra i sette ambiti della strategia regionale per la specializzazione intelligente: casa e arredo, moda e persona, meccanica ed engineering, sistema agroalimentare, prodotti e servizi per la cultura e l’educazione, prodotti e servizi per la salute, economia dei servizi. Cinque milioni sono destinati esclusivamente al finanziamento dei progetti presentati da Pmi localizzate nei borghi storici delle Marche iscritti nell’apposito Elenco regionale. «Con questo bando – ha precisato – intendiamo supportare le imprese in un percorso di reale trasformazione dei prodotti attraverso tecnologie digitali e transizione ecologica. In considerazione dei cambiamenti in atto nel mondo occorre rendere le nostre imprese più competitive e sostenibili». Oltre a innovare i prodotti, le aziende vengono sostenute anche nell’ideazione di soluzioni finalizzate a favorire la commercializzazione dei prodotti innovati. «Non basta realizzare prodotti di qualità, come quelli marchigiani, bisogna essere in grado di venderli sui mercati internazionali con una strategia innovativa e performante».
Per quanto concerne gli investimenti produttivi, la Regione ha finanziato progetti sulla base di Piani industriali di sviluppo a carattere strategico e ad elevato impatto occupazionale. A fronte di un contributo regionale di 37,6 milioni di euro sono stati finanziati 25 piani industriali ed avviati 177,2 milioni di euro di investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione (con particolare riguardo quella energetico-ambientale). Previsti 803 nuovi posti di lavoro. Per le Pmi, le imprese artigiane e le cooperative sono stati attivati tre bandi, per un totale di circa 21 milioni di euro. Le domande presentate sono state un numero rilevante, 469 per Pmi, 695 per artigiani. Gli investimenti complessivi previsti ammontano ad oltre 290 milioni di euro.
In evidenza l’intervento a sostegno delle filiere produttive. Finanziati inoltre 11 progetti di imprese in rete, con il coinvolgimento di 54 imprese, generando 5,2 milioni di euro di investimenti, a fronte di un contributo regionale pari a 2,6 milioni. Attenzione anche alle infrastrutture per la ricerca industriale: con 3,3 milioni di contributo regionale sono stati finanziati tre progetti di investimento presentati dai centri di trasferimento tecnologico regionale, per un ammontare di investimenti pari a 4,3 milioni di euro.
Focus sulla misura Credito futuro Marche: “La scelta della Regione – ha dichiarato l’assessore – è quella di agevolare ogni tipologia di impresa marchigiana. In particolar modo, le piccole imprese, gli artigiani e i lavoratori autonomi che si trovano spesso in difficoltà nell’accesso al credito bancario per la propria attività”. Per la Programmazione comunitaria 2021-2027, la Regione ha inteso riorganizzare le misure di sostegno al credito per le imprese individuando un gestore unico di tutti gli strumenti, per semplificare e rendere tra loro integrate le misure, ottenendo importanti sinergie nel perseguimento degli obiettivi. E’ operativa la piattaforma di gestione delle agevolazioni regionali www.creditofuturomarche.it per dare sostegno alle imprese marchigiane in ogni settore. La prima misura avviata lo scorso 29 gennaio, denominata Fondo per Nuovo Credito alle imprese, è rivolta a favorire l’accesso al credito per le micro, piccole e medie imprese marchigiane con uno stanziamento iniziale di 20 milioni di euro. Una somma che potrà essere incrementata, in base alle risposte e alle necessità delle aziende, avendo un plafond massimo utilizzabile di 91 milioni.
A breve i nuovi bandi: da 12/14 milioni di euro per il Sostegno alla definizione di strategie innovative di internazionalizzazione delle imprese. Una dotazione da 9,5 milioni di euro per il Sostegno a progetti di avvio e primo investimento, consolidamento o sviluppo in rete delle start up innovative. 20 milioni di euro per Progetti di risparmio energetico o produzione da fonti rinnovabili per le imprese.